Lavori al rondò A4, ora si valuta la chiusura del casello di Bergamo

Il cantiere. Stop di qualche giorno o notturno: la proposta di Autostrade per l’Italia al vaglio dei tecnici. L’intervento necessario per costruire il primo tratto della nuova rotatoria.

Chiudere il casello di Bergamo dell’A4 per consentire alle imprese impegnate nella complessa ristrutturazione del rondò, di lavorare in sicurezza, magari risparmiando un po’ di tempo e senza provocare i disagi che vanno prospettandosi nelle prossime settimane per gli interventi sul piazzale.

È l’ipotesi sulla quale stanno ragionando in questi giorni la direzione dei lavori del cantiere, in capo ad Aria (società controllata da Regione Lombardia) e Autostrade per l’Italia, che è proprietaria anche di quella porzione di terreno. L’unica alternativa, al momento, è quella prevista dal progetto, ovvero il restringimento a una sola corsia della carreggiata in uscita dal casello fino al bivio per la rampa che immette alla circonvallazione in direzione della Valle Seriana, con conseguenti code che potrebbero formarsi prima e dopo il pagamento del pedaggio.

L’intervento sul piazzale è necessario per costruire il primo tratto della nuova rotatoria sul quale sarà fatto successivamente transitare il traffico. Il cronoprogramma dei lavori – che finora è stato rispettato – prevede una modifica della viabilità annunciata tra il 6 e il 16 marzo, ragion per cui l’impresa Bergamelli di Nembro (che lavora al cantiere insieme alla Suardi di Predore), ha fatto richiesta alla Provincia di un’ordinanza ad hoc, come da prassi.

Calendario e manifestazioni alla mano, anche su indicazione della Prefettura, si dovrà cercare di evitare di chiudere eventualmente il casello in concomitanza, per esempio, con le partite dell’Atalanta o con gli eventi legati alla Capitale della Cultura che, sulla carta, potrebbero portare in città un flusso di automobili più elevato rispetto al normale

Nulla però, ad oggi, è stato ancora definito; la possibilità avanzata nei giorni scorsi direttamente da Autostrade per l’Italia di chiudere il casello, è tuttora al vaglio dei tecnici e se fosse davvero praticabile i tempi potrebbero slittare anche di qualche settimana. Bisogna capire infatti come e soprattutto quando intervenire, per evitare di creare disagi ancora maggiori alla circolazione: si parla di una chiusura totale del casello per qualche giorno, ma anche di chiusure temporanee notturne. Calendario e manifestazioni alla mano, anche su indicazione della Prefettura, si dovrà cercare di evitare di chiudere eventualmente il casello in concomitanza, per esempio, con le partite dell’Atalanta o con gli eventi legati alla Capitale della Cultura che, sulla carta, potrebbero portare in città un flusso di automobili più elevato rispetto al normale.

Anche perché la chiusura totale del casello di Bergamo, che non era prevista dal progetto originale, costringerebbe gli automobilisti a utilizzare le uscite autostradali di Dalmine e Seriate che sono già parecchio congestionate, riversando poi il traffico sulla tangenziale, altrettanto appesantita in questi mesi dai restringimenti e dalle deviazioni imposte dai lavori. Il confronto tra Aria e Autostrade per l’Italia proseguirà anche nei prossimi giorni per trovare la soluzione meno impattante, tenendo conto però che non sarà possibile evitare del tutto i disagi. Al momento l’eventuale chiusura del casello di Bergamo è un’ipotesi «in avanzato stato di concepimento», fanno sapere dalla direzione lavori.

La decisione finale, dopo l’eventuale via libera della Prefettura, spetterà ai vertici di Autostrade per l’Italia, una volta che saranno valutati anche i possibili costi che la società potrebbe dover sostenere a causa dell’interruzione del servizio. E a questo punto se ne potrebbe parlare anche verso fine marzo o inizio aprile; modifiche in corsa che non dovrebbero in alcun modo andare ad intaccare la tabella di marcia del cantiere, la cui chiusura è prevista a fine luglio del prossimo anno.

© RIPRODUZIONE RISERVATA