Legalità in strada, 850 giovani protagonisti in 15 anni con il progetto «On the Road»

Il convegno. I ragazzi fianco a fianco con agenti e soccorritori in servizio. Il plauso del ministro Piantedosi. Donati 5 defibrillatori ad altrettante istituzioni.

La celebrazione dei 15 anni dell’associazione «Ragazzi On the Road» inizia con i racconti e le testimonianze più belle, quelle dei giovani scesi in strada negli ultimi mesi per vivere un’esperienza unica. Dal 2007 sono 850 i ragazzi tra i 16 e i 20 anni che hanno partecipato al format, fianco a fianco con agenti e soccorritori. C’è chi, da grande, aspira ad indossare la divisa o a diventare un soccorritore, mentre altri iniziano il progetto per riscattarsi, magari dopo aver perso la patente per un bicchiere di troppo. Educare «On the Road» è una sfida possibile, testimoniata da 15 anni di duro lavoro, riassunti durante l’evento celebrativo organizzato venerdì 11 novembre al Centro congressi Papa Giovanni XXIII.

La platea del Centro congressi ha accolto circa 400 persone tra giovani, autorità, rappresentanti istituzionali e forze di polizia

La platea ha accolto circa 400 persone tra giovani, autorità, rappresentanti istituzionali e forze di polizia. Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha inviato un messaggio di plauso sul meritevole impegno e sulla missione dell’associazione, presieduta da Egidio Provenzi, e nata dopo l’ennesimo incidente, su spunto del giornalista Alessandro Invernici, vicepresidente di «Ragazzi On the Road», e dell’agente di Polizia Locale, Giuseppe Fuschino. «Le iniziative di educazione alla legalità e alla sicurezza stradale – ha scritto Piantedosi – sono di fondamentale importanza per accrescere negli adolescenti una maggiore responsabilità e senza civico ed avvicinarli alle istituzioni».

Più di cento studenti hanno partecipato alla mattinata toccando con mano gli obiettivi del progetto socio-educativo, visto come «incubatore di legalità»

Più di cento studenti hanno partecipato alla mattinata toccando con mano gli obiettivi del progetto socio-educativo, visto come «incubatore di legalità». Donati anche cinque defibrillatori, grazie al sostegno della Fondazione Credito Bergamasco, ad altrettante istituzioni: Tribunale di Bergamo, Polizia stradale di Bergamo, Associazione Polizia locale della Provincia di Bergamo e della Provincia di Brescia, oltre al Comando provinciale dei Carabinieri di Bergamo. E anche Domitys Quarto Verde ha deciso di festeggiare l’anniversario, con la direttrice della struttura, Orietta Coppi, che ha regalato un defibrillatore all’associazione.

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