Mercato delle case: che boom nel 2021. Il record delle valli

Il report I dati dell’Agenzia delle entrate fotografano compravendite su del 9,6% rispetto al 2022, ben oltre i livelli pre Covid: in Val Seriana addirittura del 56,6%.

Un boom, senza giri di parole. Questo è stato il mercato immobiliare in Bergamasca nel 2021, il primo anno in cui s’è cominciato a mettere alle spalle lo tsunami pandemico del 2020.

Basta scorrere le pagine del nuovo «Rapporto immobiliare residenziale» recentemente pubblicato dall’omonimo Osservatorio dell’Agenzia delle Entrate: in provincia di Bergamo nel 2021 le transazioni immobiliari residenziali – in concreto, le compravendite di case – sono state 17.495, in crescita del 39,6% rispetto alle 12.533 del 2020. E si è già ben oltre i livelli pre-Covid: nel 2019, per fare un confronto, le compravendite erano state «solo» 13.518.

Anno record

Un anno record, e la Bergamasca è stata tra l’altro la seconda provincia lombarda con l’incremento maggiore: solo Cremona ha fatto meglio (+44,8%), mentre la media regionale è stata del +39,9%. Insomma: non solo si è recuperato quanto non maturato nel 2020 (qualcuno che aveva intenzione di comprare la casa nel 2020, anno d’esordio della pandemia, ha magari rinviato al 2021 un acquisto che avrebbe comunque fatto), ma si è anche attutito il primo effetto-crisi innescato dell’emergenza sanitaria e s’è addirittura andati oltre i volumi del pre-Covid, quindi con un effettivo rilancio del mercato.

Lo segnala anche la stessa Agenzia delle Entrate, commentando in maniera più ampia lo scenario nazionale, perché in Italia complessivamente lo scorso anno le compravendite sono aumentate del 44%: «Nel 2021 il mercato residenziale torna a crescere in termini di volumi scambiati – si legge nella relazione -. Ma non si è trattato soltanto di un rimbalzo “tecnico”, prevedibile nel confronto con il 2020. Ponendo a confronto il risultato del 2021 con quello del 2019, si osserva un tasso di crescita del 24% e con oltre 140 mila abitazioni compravendute in più: prosegue quindi il sentiero della crescita dei volumi di compravendita, dopo l’interruzione del 2020».

Le quotazioni sono rimaste quasi identiche: in Bergamasca sono variate appena del +0,5% rispetto al 2020, attestandosi in media a 1.221 euro al metro quadrato; nel 2020 si era comprato a 1.215 euro al metro quadrato, nel 2019 a 1.212 euro.

Val Seriana in testa

L’analisi dell’Agenzia delle Entrate dà uno spaccato profondo anche sulle diverse aree della provincia. È in Val Seriana che si è osservata la maggior effervescenza: qui le compravendite sono salite del 56,5% rispetto al 2020 (da 1.415 a 2.215 transazioni).

Detto che tutti gli spicchi delle Bergamasca sono in crescita (una crescita decisamente significativa), la classifica degli incrementi delle compravendite mette poi in fila la Val Brembana (875 transazioni, +45,3%), la Val Calepio (1.396 transazioni, +43,8%), la zona dei laghi (1.522 transazioni, +43,2%), l’hinterland (2.908 transazioni, +40,6%), Bergamo città (2.129 transazioni, +37,9%), la Bassa (4.032 transazioni, +34,1%), l’Isola e la val San Martino (1.947 transazioni, +32,1%) e la Valle Imagna (472 transazioni, +21,6%).

E dove costano di più, le case? La città resta l’area più cara (si è comprato a 1.824 euro al metro quadrato, +2,8%), poi scorrono l’hinterland (1.493 euro/mq, invariato), l’Isola e la val San Martino (1.156 euro/mq, +0,1%), la val Calepio (1.141 euro/mq, +0,6%), la val Seriana (1.101 euro/mq, invariata), i laghi (1.100 euro/mq, -0,1%), la Bassa (1.078 euro/mq, -0,1%), la valle Imagna (969 euro/mq, -0,4%), infine la val Brembana (945 euro/mq, +0,1%).

L’identikit della casa

I dati scavano poi nella tipologia di abitazioni scelte lo scorso anno. La superficie media delle compravendite bergamasche si attesta a 108 metri quadrati: sono state acquistate 1.221 abitazioni fino ai 50 mq, 5.046 tra i 50 e gli 84 mq, 5.210 tra gli 85 e i 114 mq, 3.041 tra i 115 e i 144 mq, 2.985 oltre i 145 mq. È cresciuta maggiormente la «classe» delle abitazioni tra i 50 e gli 84 metri quadrati, con un incremento del 44,4%, mentre la crescita più contenuta (ma pur sempre significativa) è stata quella per le abitazioni tra gli 85 e i 114 metri quadrati (+35,5%); curiosa la tendenza nel capoluogo, perché in città il vero boom è stato per le abitazioni più grandi (e lussuose), cioè quelle oltre i 145 metri quadrati (+57,3%).

Le prospettive per il 2022

La congiuntura economica di questi ultimissimi mesi potrebbe in qualche maniera influenzare anche sul mercato immobiliare, ma finora i primi indicatori danno riscontri incoraggianti: sempre secondo l’Agenzia delle Entrate, in Bergamasca nel primo trimestre del 2022 le transazioni immobiliari residenziali sono aumentate del 7,9% rispetto allo stesso periodo del 2021.

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