Palafrizzoni, arriva lo «sprecometro». «Doneremo cibo ai più bisognosi»

COMUNE. Presentata a Bergamo l’App che calcola la perdita economica e ambientale legata agli alimentari gettati. Angeloni: «In premio la farina regalata dalla Comunità del mais spinato di Gandino».

Lo yogurt andato a male, la frutta un po’ passata, la pasta avanzata perché se ne è fatta troppa, scarti che finiscono nei rifiuti ma che si potrebbero «salvare». Qualcosa che la App «Sprecometro» inviterà a fare calcolando le grammature e segnandole nel «diario dello spreco», un progetto a cui il Comune di Bergamo aderisce nell’ambito della collaborazione con l’associazione nazionale «Zero Sprechi». «Invitiamo tutti a scaricarla, puntiamo a mille iscrizioni entro la fine dell’anno» dice Giacomo Angeloni, assessore all’Innovazione del Comune di Bergamo e presidente dell’associazione Bergamo Smart city, realtà che ha finanziato la realizzazione dell’applicazione adottata anche dai Comuni di Bologna, Parma e Napoli.

Gli utenti: da sprecone a parsimonioso

La App misura lo spreco alimentare valutando la perdita economica (euro), l’impronta carbonica (C02 e km percorsi da un auto) e idrica (H20 e bottiglie di acqua da 0,5 l). L’App (gratuita) propone un test che profila l’utente (sprecone, disattento, attento e parsimonioso), in base ai risultati vengono proposti contenuti educativi video, schede e quiz che aiutano il cittadino a ridurre lo spreco. «La App aiuta, inoltre, ad adottare diete sane, è anche possibile valutare i progressi fissando obiettivi in linea con l’Agenda Onu per lo sviluppo sostenibile, dimezzare lo spreco alimentare entro il 2030» sottolinea Denise Nespoli, consigliere comunale delegata dal sindaco Giorgio Gori per le food policy, impegnata in prima persona nel progetto.

Si vince una «dispensa»

La App, sviluppata dall’Osservatorio Waste Watcher International insieme all’Università di Bologna, attribuisce punteggi e alla fine designa il cittadino più virtuoso che vincerà una «dispensa» con la farina donata dalla Comunità del mais spinato di Gandino da destinare ai più bisognosi. Sottolinea il risvolto sociale Giacomo Angeloni: «Questo progetto è in linea con gli obiettivi di Bergamo Smart city, usare la tecnologia in modo utile, per questo abbiamo stanziato 2mila euro sul 2023 e altri 2mila euro per il 2024, stiamo inoltre per lanciare altre due App di supporto ai cittadini – dice -. L’aspetto più curioso dello Sprecometro è che i cittadini che “vinceranno” i premi in farina li faranno in realtà vincere a chi ne ha più bisogno». Partner del progetto la Comunità del mais spinato di Gandino: «La nostra farina è sostenibile dal punto di vista sociale, economico e ambientale ed è certificata – spiega il presidente Antonio Rottigni -. Il nostro progetto non è “nostalgico”, parte dalla tradizione ma si affida all’innovazione». A distribuire alle famiglie in difficoltà i pacchi di farina sarà Namasté, attiva in città con più di un progetto.

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