Posta, in soffitta le vecchie cassette: «Arriva la loro versione «smart»

LA CURIOSITA’. Addio alle vecchie cassette postali di impostazione, quelle classiche di colore rosso. Succede anche a Bergamo, ad esempio nelle vie Tiraboschi e Paleocapa, dove le «buche delle lettere» sono state messe fuori servizio, con dei sigilli, nell’ambito del piano di Poste Italiane per la riorganizzazione, su scala nazionale, dei punti per imbucare.

«È vero che la gente spedisce meno ma nell’anno della Capitale della Cultura ci sono tanti turisti che comprano cartoline come ricordo e non avere cassette in centro città è un bel disservizio», lamenta un commerciante di via Tiraboschi, il cui negozio è vicino a una delle cassette da poco disabilitate. Nel frattempo Poste Italiane è in campo per l’introduzione, in tutta Italia, di cassette intelligenti di nuova generazione, dotate di sensori.

«Sono già oltre 500 le smart box attive, di cui 300 nei Comuni con meno di 5mila abitanti - hanno spiegato da Poste Italiane -. Stiamo procedendo ad una riorganizzazione, progressiva e graduale su tutto il territorio nazionale, della rete delle cassette rosse, coniugando le esigenze di efficientamento con quelle di ammodernamento, anche nell’ottica della sostenibilità ambientale, in linea con le mutate esigenze di una clientela sempre più digitalizzata e con il conseguente sensibile calo dei volumi di corrispondenza immessi in cassetta».

«Le smart letter box di nuova generazione - concludono da Poste Italiane - sono in grado di rilevare l’effettiva presenza degli invii in cassetta e dunque di efficientare l’attività di vuotatura, che sarà effettuato solo in presenza di invii, oltre a rilevare, tramite sensori, una serie di parametri ambientali nell’area interessata».

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