Quattro bergamaschi nella top 50 dell’alta ristorazione nel mondo

La classifica.Bergamo si distingue per l’alta ristorazione anche oltreconfine: quattro bergamaschi nella «50 Top Italy» curata dai giornalisti di settore.

Bergamo si distingue per l’alta ristorazione nel mondo, occupando quattro posizioni tra le prime 50 della speciale classifica ufficializzata al «Gran galà della cucina italiana» tenutosi al teatro «San Babila» di Milano il 13 dicembre. Al primo posto troviamo «Da Vittorio» a Shanghai e al quarto posto il «Carpaccio» di Parigi, entrambi sotto la gestione Cerea. Il ristorante parigino, che si trova nell’albergo «Le Royal Monceau», si aggiudica inoltre il premio «Pranzo dell’anno 2023». Per la famiglia Cerea è l’ennesimo riconoscimento in ambito culinario, premiata anche per la «Dimora» di Brusaporto.

Al tredicesimo posto della classifica curata da giornalisti del settore, «50 Top Italy», troviamo il ristorante «Aquarello» di Monaco di Baviera guidato dallo chef almennese Mario Gamba, mentre al trentaseiesimo posto il clusonese Umberto Bombana con il suo «Otto e Mezzo» di Hong Kong. Nonostante il successo all’estero, Gamba e Bombana, quando possono, tornano sempre in terra bergamasca a sancire il forte legame con le proprie origini.

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