Riduzione in schiavitù e sfruttamento della prostituzione a Bergamo: ricercato arrestato in Irlanda

Le indagini della squadra Eurojust composta dai carabinieri di Bergamo e dalla polizia rumena. Il mandato d’arresto europeo su richiesta della Direzione distrettuale antimafia di Brescia.

È stato estradato dall’Irlanda un cittadino rumeno di 29 anni, giunto all’aeroporto di Fiumicino nella mattinata venerdì 1 ottobre scortato da personale dell’Interpol per essere condotto nel carcere di «Rebibbia». Si tratta dell’ultimo degli appartenenti al sodalizio criminoso smantellato dalla «Squadra investigativa comune Eurojust» formata dai Carabinieri del Nucleo investigativo del Comando provinciale di Bergamo e dalla Polizia rumena di Iasi, arrestato dalle autorità irlandesi in esecuzione a un mandato di arresto europeo emesso a suo carico dal Tribunale di Brescia su richiesta della Direzione distrettuale antimafia per i reati di associazione per delinquere, riduzione in schiavitù, tratta di esseri umani, istigazione, sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione.

La cattura del ricercato, avvenuta nello scorso agosto, è stata eseguita dalla Polizia irlandese su attivazione dei Carabinieri del Nucleo investigativo di Bergamo che hanno condotto le indagini tese alla sua localizzazione in collaborazione con i colleghi della Polizia rumena.

Gli altri appartenenti all’organizzazione, fermati nel giugno 2018 nell’operazione «Bergamo» con l’accusa di aver portato in Italia dalla Romania alcune giovani donne da destinare alla prostituzione su strada in questa provincia, sono già stati condannati a pene severe (oltre 10 anni di reclusione ) e gli sono stati sequestrati beni per un valore complessivo pari a circa mezzo milione di euro, mentre sono in attesa di giudizio quelli arrestati in Italia e Romania lo scorso luglio per i reati di associazione per delinquere finalizzata all’usura e al riciclaggio dei proventi della tratta di esseri umani.

Si conclude così la fase investigativa di un lavoro durato tre anni in cui la collaborazione internazionale tra le Forze di Polizia dei due Stati, sotto l’egida della Ue con il coordinamento «Eurojust», ha permesso di smantellare un pericolosissimo sodalizio criminale che aveva reso schiave decine di giovani ragazze rumene attirate nella trappola del miraggio di una occupazione lecita nel territorio bergamasco e destinate crudelmente alle piazzole della prostituzione.

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