Rischio riciclaggio, segnalazioni in calo. L’anno scorso 2.030 operazioni sospette

BILANCIO DI BANKITALIA. Scese del 4,6% rispetto al 2022, ma Bergamo è al terzo posto in regione e al dodicesimo in Italia. La Lombardia si conferma prima in Italia per numero di alert: 27.462.

Dentro quei numeri ci sono le tracce di un’economia inquinata. Piccola o grande evasione fiscale, tentativi di riciclaggio su varia scala, «liberi battitori» della criminalità o i tentacoli dei clan. Nel 2023 in provincia di Bergamo sono state 2.030 le «Sos», l’acronimo di «Segnalazioni di operazioni sospette», quegli alert che i professionisti – commercialisti, notai, avvocati, ma anche banche e uffici postali, assicurazioni e altri intermediari finanziari – sono tenuti a inviare alla Banca d’Italia ogni volta in cui un’operazione finanziaria (bonifici, ma anche compravendite immobiliari, passaggi di quote societarie) presenta contorni sospetti che fanno ipotizzare un possibile tentativo di riciclaggio.

I dati del bilancio 2023: calo in Bergamasca

Il bilancio del 2023 – redatto dall’Uif, l’Unità di informazione finanziaria della Banca d’Italia – racconta di una lieve frenata recente, con un calo del 4,6% rispetto alle 2.128 «Sos» registrate in Bergamasca nel 2022, l’anno record. Ma il dato del 2023 è comunque il secondo più alto di sempre, da quando Bankitalia diffonde le cifre del fenomeno: nel 2021 le segnalazioni erano state invece 1.952, nel 2019 se n’erano contate 1.823. Nel dettaglio, lo scorso anno sono state 1.047 le «Sos» inviate nel primo semestre e 983 quelle inviate nel secondo semestre. Un calo viene osservato anche a livello nazionale: nel 2023 in tutta Italia sono state 150.418 le segnalazioni, -3,2% rispetto alle 155.426 del 2022. «La flessione nel numero delle segnalazioni ricevute – si legge nella nota della Banca d’Italia che accompagna i nuovi dati – è sostanzialmente imputabile al comparto bancario e finanziario: in particolare a banche e poste, Imel (gli istituti di moneta elettronica) e Ip (gli Istituti di pagamento). In diminuzione anche il contributo dei soggetti che esercitano l’attività di custodia e trasporto di denaro contante o valori». Le segnalazioni sono invece aumentate su altri canali: sempre a livello nazionale, aumentano in particolare le segnalazioni di notai (+41,3%), prestatori di servizi di gioco (+31,4%) e uffici della pubblica amministrazione (+136,4%).

Anche l’economia «sporca» corre sempre più sul web: le segnalazioni riferite a operazioni effettuate on line sono aumentate del 59,1%, «trainate – sottolinea Bankitalia – dalle Sos trasmesse dagli operatori del settore dei giochi». Ma quanto pesano, concretamente, queste segnalazioni: in tutta Italia, solo le 72.811 «Sos» ricevute nel secondo semestre del 2023 equivalgono a operazioni per 51,5 miliardi di euro (in linea con i 52 miliardi del primo semestre 2023 e i 51,3 miliardi del secondo semestre 2022). In altri termini, mediamente ogni «Sos» vale oltre 700mila euro.

I dati lombardi

La Lombardia si conferma per distacco la prima regione d’Italia per numero di «Sos», 27.462 nell’anno appena concluso (contro le 27.658 del 2022, -0,7%). A livello territoriale, l’andamento dell’ultimo anno è piuttosto variegato: cresce ancora la provincia di Milano (15.282 segnalazioni, +0,5% rispetto al 2022, sempre la prima provincia d’Italia) e aumentano le segnalazioni anche nelle province di Cremona (457 «Sos», +6%), Lodi (290 «Sos», +7,4%), Pavia (841 «Sos», +9,9%) e Sondrio (217 «Sos», +4,8%), mentre un calo si osserva – oltre che a Bergamo, comunque 3 provincia lombarda per numero di segnalazioni – a Brescia (3.320 «Sos», -2%), Como (1.054 «Sos», -0,6%), Lecco (418 «Sos», -4,8%), Mantova (625 «Sos», -0,3%), Monza (1.511 «Sos», -4,5%), e Varese (1.417 «Sos», -8,5%). Sul podio regionale dell’antiriciclaggio ci sono, dietro la Lombardia, la Campania (15.903 segnalazioni) e il Lazio (15.872); a livello provinciale, Bergamo è 12 in Italia per numero di segnalazioni.

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