Si vola e senza posto vuoto in mezzo
Ma c’è l’obbligo di mascherina

Cambiano le regole per il trasporto aereo. I velivoli potranno viaggiare a pieno carico, con tutti i posti assegnati (quindi pure quello in mezzo), purché la compagnia sia in grado di garantire un costante e profondo ricambio d’aria e i passeggeri cambino la mascherina ogni quattro ore. Lo prevede il Dpcm in vigore da lunedì 15 giugno

L’obbligo di distanziamento di un metro a bordo, all’interno dei terminal e di tutte le altre facility aeroportuali (come i bus), continua a dover essere rispettato. Tuttavia, «è consentito derogare» al distanziamento a bordo nel caso in cui l’aria «sia rinnovata ogni tre minuti, i flussi siano verticali e siano adottati i filtri Epe».

Da cambiare ogni 4 ore

Il Dpcm stabilisce inoltre la necessità di adottare «specifici protocolli di sicurezza sanitaria», prevedendo la misurazione della temperatura prima di entrare in aereo e vietando la salita a bordo se superiore a 37,5 gradi. La durata massima di utilizzo della mascherina non dovrà essere superiore alle quattro ore, con l’obbligo di sostituirla per periodi superiori, e dovranno essere «disciplinate individualmente le salite e le discese dall’aeromobile e la collocazione al posto assegnato al fine di evitare contatti stretti tra i passeggeri nella fase di movimentazione».

Su quest’ultimo versante resta l’incertezza sui bagagli a bordo: l’orientamento sembra essere quello di privilegiare l’imbarco in stiva anche dei trolley, ma la questione è ancora aperta. E soprattutto discussa. Le compagnie, soprattutto quelle low cost, sono poco propense ad una misura del genere che significherebbe un calo degli introiti.

Viene raccomandato inoltre di acquisire dai viaggiatori prima dell’imbarco l’autocertificazione che attesti di non aver avuto contatti stretti con persone affette da coronavirus negli ultimi due giorni, prima dell’insorgenza dei sintomi e fino a 14 giorni dopo la loro insorgenza. Viene giudicato essenziale, al fine di definire la tracciabilità dei contatti, anche l’impegno a comunicare al vettore ed all’autorità sanitaria l’insorgenza di sintomatologia comparsa entro otto giorni dallo sbarco.

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