Stadio, l’Atalanta al lavoro sugli appalti per il cantiere della nuova curva Sud

Gewiss stadium. Trattative in corso per diversi interventi. Il via a stagione terminata, l’ultimo match è il 4 giugno. L’obiettivo è completare le opere per fine agosto 2024.

L’ultima giornata è in calendario per il 4 giugno 2023 quando al Gewiss Stadium sarà di scena il Monza. Nell’attesa di capire cosa (e se) ci sarà da festeggiare l’Atalanta sta già lavorando al dopo campionato, ai lavori di completamento dello stadio di viale Giulio Cesare. Pur in un momento decisamente complicato, la società nerazzurra pare aver dato un deciso colpo d’acceleratore sul versante degli appalti. Bocche rigorosamente cucite ma sarebbero diverse le trattative ben avviate per il completamento di un cantiere decisamente complesso, alcune forse già chiuse. L’obiettivo è essere pronti con il via ai lavori a stagione appena terminata e da lì procedere seguendo un cronoprogramma molto rigido. E non semplice da sviluppare. Nel giugno scorso, una volta ufficializzato lo spostamento a fine agosto 2024 del completamento del cantiere, il presidente Antonio Percassi era stato chiaro: «Non riusciamo a trovare le ditte che ci possano garantire il via ai lavori e prezzi certi già quest’autunno. Non ci sono altri motivi». E così, per evitare ulteriori complicazioni, ci si è messi subito al lavoro in vista del traguardo di fine stagione.

Un intervento lungo 15 mesi

In realtà in sede di campagna abbonamenti l’Atalanta aveva lasciato aperto un piccolo spiraglio su un possibile anticipo dei lavori, annunciando che in questo caso gli abbonati della Sud sarebbero stati rimborsati per le partite non godute. Stiamo comunque parlando di poche settimane al massimo, seppure le possibilità siano davvero poche. Di certo il cantiere si annuncia molto più complicato di quello della curva Nord, gemella sì, ma fino a un certo punto. Nel senso che dal punto di vista estetico e funzionale le due curve (in realtà di curvo non hanno più nulla...) sono simmetriche, ma in più la Sud ha un parcheggio interrato che fa la differenza sotto tutti i punti di vista. Tanto per cominciare se per la Nord erano bastati 5 mesi a passo di carica, per l’intervento fronteggiante ne serviranno almeno 15, da giugno 2023 a fine agosto 2024.

Il nodo (delicato) delle americane

All’interno di questo lungo periodo ci dovranno poi essere dei mesi dove lavorare senza che vi siano partite di mezzo. Quelli nei quali verrà demolita (probabilmente in più tranche, ci torneremo poi) l’attuale Sud ma anche montate le due «americane», l’impianto d’illuminazione che raccorderà le estremità delle due curve. Per capirci meglio, non sono strutture da posare in pochi giorni: potrebbero servire diverse settimane. In linea di massima, quindi, i lavori più delicati verrebbero concentrati nelle estati del 2023 e 2024, cioè a stagione ferma. A campionato in corso si lavorerebbe invece sul versante del parcheggio sotterraneo e delle opere accessorie. Con qualche complicazione e non pochi punti di domanda. L’ipotesi più probabile resta ancora quella di demolire subito il corpo centrale della Sud così da lasciare una porzione (gli attuali distinti) con seggiolini alle tifoserie ospiti come richiesto dall’Uefa per le competizioni internazionali. Inoltre, in questo modo si potrebbero spostare senza troppa pressione le cabine elettriche che alimentano non solo lo stadio, ma l’intero quartiere. A quel punto verrebbe ricostruita la parte centrale della nuova Sud (a campionato in corso) che non sarebbe comunque agibile perché sotto si continuerebbe a lavorare sul parcheggio. A stagione 2023-24 terminata si demolirebbero le porzioni restanti della vecchia curva, per poi completare la nuova e infine posare le americane.

Come «nascondere» il cantiere

Chiaramente è una corsa contro il tempo dove basta un nonnulla per finire lunghi. Con sullo sfondo anche un problema, come dire, estetico: come nascondere il cantiere durante la prossima stagione in occasione delle partite ? In situazioni analoghe si è spesso ricorso a megateloni che però potrebbero rivelarsi poco gestibili in un contesto del genere. Nell’attesa l’Atalanta sta comunque stringendo i tempi sul versante degli appalti ed è la conferma che, come ribadito dallo stesso Percassi a giugno, «lo stadio verrà terminato nella sua interezza, ci mancherebbe. Su questo non si discute».

© RIPRODUZIONE RISERVATA