Tragico schianto in moto, Bergamo piange il 17enne Isac

È morto in ospedale, due ore dopo l’incidente: non c’è stato nulla da fare per Isac Trivella, un ragazzo di 17 anni, di Bergamo, che giovedì 26 agosto a Monterosso si è scontrato in motorino contro un’auto. Lascia nel dolore il papà Diego, tecnico di Bergamo Tv, la mamma Silvia e un fratello minore.

L’incidente si è verificato poco prima delle 15 di giovedì 26 agosto in via Quintino Basso, all’incrocio con via Leonardo da Vinci. Stando agli accertamenti della polizia locale, intervenuta con l’Unità mobile, una Toyota Yaris guidata da F. S., un uomo di 77 anni che abita a poca distanza, in via Volta, stava salendo in direzione di via Quintino Basso da Viale Giulio Cesare. Isac con il suo ciclomotore Beta proveniva invece da via Leonardo da Vinci in direzione di via Edison.

Un giro durante la pausa

Stava facendo un giro nel quartiere, nemmeno i familiari sapevano esattamente dove fosse diretto: una piccola pausa perchè ieri stava aiutando la mamma che ha un’impresa di pulizie. Per cause ancora da accertare, la moto è sbucata da via Leonardo da Vinci e ha impattato contro la parte anteriore e la fiancata sinistra dell’auto che stava salendo: l’urto è stato molto violento e il ragazzo è caduto sull’asfalto, restando privo di sensi.

Le sue condizioni sono apparse subito gravi, immediata da parte dell’automobilista è stata la chiamata al Nue 112. Sono intervenute nel giro di pochi minuti l’auto medicalizzata del 118 e un’ambulanza della Croce rossa di Seriate: il medico rianimatore ha intubato Isac, che aveva perso molto sangue, e il ragazzo è stato trasportato al pronto soccorso dell’ospedale Papa Giovanni in codice rosso, massima gravità.

Illeso, anche se sotto choc, l’anziano alla guida della Yaris. Per i rilievi dell’incidente è intervenuta la polizia locale di Bergamo: gli agenti hanno raccolto le testimonianze dell’automobilista e di alcuni passanti accorsi subito dopo lo schianto per ricostruire nei dettagli la dinamica e le circostanze del drammatico schianto. I veicoli, come avviene sempre in casi del genere, sono stati posti sotto sequestro.

VENERDI’ l’autopsia

I medici del Papa Giovanni hanno fatto tutto il possibile per salvare Isac Trivella: il ragazzo ha lottato per due ore, ma le ferite riportate nell’incidente erano troppo gravi: circondato dall’affetto dei familiari, straziati dal dolore, verso le 17 il suo cuore ha smesso di battere.

La salma è stata composta nella camera mortuaria dell’ospedale a disposizione del magistrato di turno, il pm Chiara Monzio Compagnoni. Venerdì mattina è in programma l’autopsia e poi il Isac potrà tornare a casa. Gli amici sono andati in ospedale per cercare di vederlo l’ultima volta, ma fino a quando non ci sarà il nullaosta del magistrato non sarà possibile visitare la salma. Alcuni residenti della zona si sono lamentati della pericolosità dell’incrocio, anche se recentemente non si sono verificati gravi incidenti.

L’ultimo incidente che era comparso sulle cronache del nostro giornale risale al luglio 2008: proprio nello stesso punto aveva perso la vita Antonio Seghini, 51 anni, di Curnasco di Treviolo, anche lui si era schiantato con la sua moto contro un’auto. E anche lui, come Isac ieri, era morto in ospedale tre ore dopo l’incidente.

Il dolore di parenti e colleghi

La morte di Isac ha lasciato nello sconcerto familiari, amici e conoscenti e tutti i colleghi di Diego Trivella, da anni apprezzato tecnico di Bergamo Tv. Anche la redazione de «L’Eco di Bergamo» si stringe alla famiglia in questo momento di indicibile dolore, porgendo le più sentite condoglianze a Diego e agli altri familiari.

È stato lo stesso Diego, giovedì pomeriggio, a comunicare la disgrazia. In mattinata aveva seguito la messa in onda della celebrazione solenne del vescovo Francesco Beschi per Sant’Alessandro, in cattedrale. «Mi ha chiamato in lacrime mentre stavamo seguendo il sorteggio della Champions League – racconta il direttore di rete Sergio Villa – era successo da poco, erano ancora in ospedale. Mi ha lasciato senza parole. È un dramma che ci ha toccato tutti, esprimo la vicinanza a Diego e alla sua famiglia da parte mia e di tutto il personale della tv. Diego ci ha sempre parlato con orgoglio dei suoi figli, quello che sta provando è un dolore che non si può nemmeno immaginare».

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