Treno per l’aeroporto, entro fine anno il via ai lavori

IL CANTIERE. Lo conferma Rfi: l'appalto era stato assegnato a fine giugno. I tempi sono dettati dal Pnrr che prevede la conclusione per autunno 2026. La linea si staccherà appena superato l’attuale passaggio a livello di via Pizzo Recastello a Boccaleone che verrà soppresso. L’approfondimento su L’Eco di Bergamo del 12 ottobre.

I lavori per la realizzazione del collegamento ferroviario con l’aeroporto di Orio al Serio cominceranno entro fine anno: lo comunica Rfi, Reti ferroviarie italiane, società che si occupa delle infrastrutture per il gruppo Ferrovie. I lavori sono stati assegnati a fine giugno al raggruppamento temporaneo d’imprese composto dall’avellinese D’Agostino Angelo Antonio Costruzioni Generali nelle vesti di capofila e dalla veneziana Se.ge.co.

Lo stesso che poche settimane dopo si è aggiudicato anche l’appalto per il raddoppio della linea ferroviaria da Bergamo a Ponte San Pietro. Intervento che in realtà si ferma a Curno come doppio binario. Un’assegnazione, quella del treno per l’aeroporto, non semplicissima: alla scadenza del 30 gennaio erano stati ben 8 i raggruppamenti in corsa e diverse le offerte anomale presentate, il che ha reso inevitabilmente più complesso il loro esame.

Un intervento da 209 milioni

Il valore messo a gara era di 121 milioni di euro, quello d’aggiudicazione intorno ai 113: 56 invece i milioni messi in capo al Pnrr, il Piano nazionale di ripresa e resilienza. Complessivamente il valore dell’intervento è di circa 209 milioni, come illustrato la scorsa primavera da Rfi in un workshop con il Cifi, il Collegio degli ingegneri lombardi. Del resto anche qui si sono fatti sentire i rincari dei costi delle materie prime e i vari adeguamenti, come del resto in tutte le grandi opere del territorio.

Il collegamento con lo scalo era già previsto (e finanziato) sia da Rfi che nell’ambito dei fondi per le Olimpiadi invernali di Milano-Cortina del 2026. Traguardo che difficilmente verrà centrato considerando che i Giochi sono in agenda tra gennaio e febbraio: la nuova scadenza alla quale tendere è diventata così novembre 2026, come indicato dal Pnrr.

L’inserimento nel Piano ha permesso all’opera di godere di una corsia preferenziale nell’iter autorizzativo, comprensiva della nomina di un Commissario straordinario ad hoc, l’ex ad di Rfi Vera Fiorani che ha ricoperto medesimo ruolo anche nel tavolo del raddoppio della Bergamo-Ponte. In questo modo si è riusciti a rispettare i tempi per le diverse autorizzazioni e le modifiche al progetto. Non però quelle richieste dal Comitato di Boccaleone che ha presentato una gamma di opzioni andata dal’interramento alla copertura della tratta con giardini sopraelevati a ricucire il quartiere con la Clementina, passando per un seminterramento. Tutte proposte ritenute non realizzabili o comunque ben fuori budget.

Doppio binario per 5,3 km

Il collegamento ferroviario con lo scalo si sviluppa lungo un doppio binario di 5,3 km «di cui il primo chilometro in uscita dalla stazione di Bergamo in affiancamento alla linea esistente» per Brescia, si legge nelle slide di Rfi. La velocità di tracciato è di 60 km, quindi nel giro di poco più di 10 minuti si raggiungerà l’aeroporto dalla stazione.

La linea per Orio si staccherà appena superato l’attuale passaggio a livello di via Pizzo Recastello a Boccaleone che verrà soppresso. Al sui posto, in loco, un sottopasso ciclopedonale, mentre per le auto sarà realizzata una bretella di circa 700 metri che partendo dalla rotonda della Fiera raggiungerà l’incrocio tra le vie Verne e Rovelli sottopassando quest’ultima. Il progetto prevede anche un diverso tracciato per l’attuale via Lunga (che verrà chiusa) così da permettere l’attraversamento a raso da parte del treno per Orio. Lungo il tracciato è altresì prevista una galleria artificiale di 400 metri per poi arrivare allo scalo in allineamento con l’autostrada.

La stazione potrà contare su ben 4 binari (tronchi) e un collegamento diretto con il terminal tramite un tunnel dotato di tapis roulant in corso di realizzazione da parte di Sacbo, la società che gestisce l’aeroporto e che ha sostenuto i 5,2 milioni di spesa. I lavori di questa parte del cantiere sono iniziati lo scorso febbraio e dovrebbero concludersi per i primi del 2024. Poi la palla tornerà nel campo delle Ferrovie, nelle sue diverse (e numerose) articolazioni societarie, con l’obiettivo di tagliare il traguardo per l’autunno del 2026. Il piano elaborato da Trenord prevede fino a 6 treni l’ora attestati sull’aeroporto: 2 via Carnate, 2 via Treviglio, uno da Lecco e uno da Malpensa, sempre via Carnate. In sostanza tutti questi treni non si attesteranno più a Bergamo ma proseguiranno per lo scalo, ma in realtà siamo alla previsione massima: razionalmente si potrebbe partire con 3 treni l’ora. Gli stessi ora in servizio a Londra Stansted dove i passeggeri sono 24 milioni contro gli oltre 15 (forse 16) attesi a Orio nel 2023.

Nel Piano nazionale degli aeroporti (elaborato da Iccsai, centro ricerca dell’Università di Bergamo insieme alla capofila Aecom e all’olandese To70) Orio è classificato come scalo d’interesse internazionale: le previsioni indicano per il 2030 una quota d’accessibilità pubblica del 48% ma con un ruolo centrale del trasporto ferroviario che arriverà a coprire il 30% relegando quello via gomma al 18%.

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