Turismo: tassa di soggiorno, introiti aumentati del 53,9% rispetto al 2022

LA CRESCITA. Aumentano i turisti che pernottano nelle strutture cittadine. Nei primi tre mesi dell’anno della Capitale il Comune di Bergamo ha incamerato 567.784 euro, l’anno scorso nello stesso periodo furono 369.362. Leggi l’approfondimento su L’Eco di Bergamo di lunedì 21 agosto.

Code alla funicolare e gruppetti che si scattano selfie ai Propilei, il turismo è cresciuto, si sa e si vede . I numeri della tassa di soggiorno raccontano però di turisti che non si limitano a passeggiare lungo la Corsarola, ma pernottano nelle strutture ricettive cittadine, alberghi e b&b. La crescita è del 53,9% nel solo primo trimestre dell’anno Capitale della Cultura insieme a Brescia: da gennaio a marzo 2023 il gettito generato dalla tassa e finito nelle casse del Comune di Bergamo è stato di 567.784 euro contro i 369.362 euro del 2022, riferito allo stesso arco temporale. Con numeri di questo genere la cifra messa a bilancio, 2 milioni e 50mila euro, dovrebbe essere quindi centrata se non superata nel corso dell’anno. Nei primi sei mesi dell’anno, quindi da gennaio a giugno 2023, i turisti «intercettati» sono stati 68.290 di cui 45.097 stranieri e 23.193 italiani.

Spiega Christophe Sanchez, amministratore delegato di VisitBergamo e capo di gabinetto a Palazzo Frizzoni: «Gli investimenti sul turismo significano iniziative culturali, ma anche la spesa che aumenta per la pulizia delle strade. Il 2023 è un anno di grande successo, ma dobbiamo continuare a lavorare affinché questi dati vengano stabilizzati».

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