Un anno fa accoglieva Noemi: serata sulla Culla per la Vita - Il video

L’INCONTRO. Croce Rossa e Associazione italiana donne medico promuovono per venerdì 10 maggio un momento di riflessione.

Un anno fa, il 3 maggio 2023, la Culla per la Vita di Bergamo accoglieva Noemi, nata da poche ore e lasciata lì dalla madre. Proprio per fare informazione e far conoscere le possibilità del parto in anonimato e in sicurezza, il Comitato di Bergamo della Croce Rossa italiana (Cri) e la sezione bergamasca dell’Associazione italiana donne medico (Aidm) promuovono un momento di riflessione per la serata di domani, dalle 19,30 nella sede della Croce Rossa italiana-Comitato di Bergamo (via Croce Rossa, 2) e dedicato appunto alla Culla per la Vita.

Culla per la vita, un anno fa il ritrovamento di Noemi. Video di www.bergamotv.it

La Culla per la Vita è presente in città dal 2007, prima nel Monastero Matris Domini e poi dal 2019 nei pressi della sede del Comitato di Bergamo della Cri in collaborazione con l’Aidm. Noemi è stata finora l’unica bimba lasciata nella Culla per la Vita di Bergamo. L’appuntamento di domani sarà così dedicato a informare i cittadini e le donne in difficoltà sulle diverse opportunità, dalla possibilità di partorire in anonimato in ospedale alla possibilità di affidare il neonato alla Culla per la Vita. La serata, sottolinea Fabiola Bologna, presidente dell’Aidm Bergamo, «è un’importante occasione per informare la nostra comunità e ricordare alle donne in gravidanza che si trovano in difficoltà di non sentirsi sole, perché possono rivolgersi e affidarsi ai consultori, ai Centri di aiuto alla vita e che vi è il diritto a partorire in anonimato in ospedale in piena sicurezza per se stesse e il bambino e che c’è anche la Culla per la Vita, che può accogliere il neonato nel pieno rispetto della privacy».

«Sono già passati cinque anni da quando ricevemmo la richiesta dell’Aidm di poter ospitare la Culla per la Vita – ricorda Maurizio Bonomi, presidente del Comitato di Bergamo della Cri –. Come Croce Rossa rispondemmo immediatamente in modo affermativo. Per chiunque abbia bisogno o sia in un momento di difficoltà, la Culla rappresenta per noi una possibilità in più, oltre alle altre presenti a norma di legge negli ospedali, per le donne che decidono di affidare il loro bimbo. Noi accogliamo senza chiedere nulla, senza giudicare. È con questo spirito che in questi anni abbiamo curato e gestito la culla».

L’incontro di domani, che sarà introdotto da Bonomi e Bologna, vedrà poi gli interventi delle dottoresse Regina Barbò, Federica Di Sieno, Paola Rosaschino e Patrizia Morganti, per parlare delle Culle per la Vita e delle esperienze in Italia e all’estero.

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