«Un nuovo svincolo per velocizzare i treni per Milano»

Il «salto di montone» a Treviglio. Ok del Cipe, Sanga: «Nel piano anche il raddoppio Montello-Rovato».

A dispetto del suo nome tecnico non particolarmente accattivante è un intervento assolutamente fondamentale per la linea Bergamo-Milano, capace di velocizzare probabilmente in modo decisivo i tempi di percorrenza della linea, oggi ancora fermi intorno ai 55 minuti. Salvo complicazioni, ovviamente. Nell’aggiornamento di quest’anno del Contratto di programma 2017-2021 delle Ferrovie è stato inserito anche l’avvio dello studio di fattibilità del cosiddetto «salto di montone», ovvero la realizzazione dello scavalco dei binari della linea da Bergamo rispetto a quelli della Venezia-Milano in prossimità del bivio Adda, tra Cassano e Treviglio. In questo modo i binari da Bergamo si connetteranno direttamente verso Milano senza intersecare l’alta velocità, evitando così le soste in attesa e l’allungamento dei tempi di percorrenza, come i pendolari sanno benissimo.

Ma le buone notizie non finiscono qui: sempre nel medesimo documento programmatorio compare pure il raddoppio della tratta Montello-Rovato della linea Bergamo-Brescia, annuncia Giovanni Sanga, già parlamentare Pd e da sempre impegnato sui temi dello sviluppo infrastrutturale della Bergamasca. Oggi è presidente di Sacbo, la società che gestisce l’aeroporto di Orio al Serio che vede con molto favore questi due progetti.

Il miglioramento tecnologico

«Nei giorni scorsi è inoltre arrivato il parere favorevole del Cipe (Comitato interministeriale programmazione economica - ndr), passaggio assolutamente fondamentale. Questo non vuol dire che le due opere si realizzeranno domani, ma sicuramente è un importante passo in avanti: di fatto si sbloccano due opere attese e richieste da decenni dal territorio» continua Sanga.

La relazione tra «Milano e Bergamo e quindi in una prospettiva a breve termine anche con l’aeroporto di Orio al Serio viene accelerata se si sblocca finalmente il nodo dell’innesto della linea su quelle veloci» ricorda Sanga. Il cosiddetto «salto di montone» è fondamentale ma da solo non basta: serve difatti anche un upgrade tecnologico sulla linea tra Bergamo e Treviglio. Intervenire cioè sia sui segnali che anche sul sistema di controllo dei binari. «L’insieme di questi due interventi può consentire di collegare Orio, Bergamo e Milano in mezz’ora ed è questo l’obiettivo».

I vantaggi per i pendolari

Orio sì, ma non solo: «Un adeguamento strutturale di questo genere ha prima di tutto ricadute fondamentali per i pendolari che da decenni viaggiano a una velocità commerciale sostanzialmente invariata» rileva Sanga. «Un problema che più volte il sindaco del capoluogo Giorgio Gori ha sottolineato, spendendosi in prima persona per il miglioramento della situazione: l’inserimento di questi interventi nell’aggiornamento del Contratto di programma è anche frutto dell’attenzione di questi anni da parte di Palazzo Frizzoni».

Ora l’obiettivo è quello di passare dalla carta al ferro, «realizzare cioè il più in fretta possibile questi interventi così da rendere più rapidi i collegamenti con Milano e rendere più efficace anche l’interscambio tra treno e aeroporti della Lombardia», sottolinea il presidente di Sacbo.

Più vicini a Brescia

Questo sul quadrante sud-ovest, ma sempre nell’aggiornamento del Contratto di programma si guarda ad est, direzione Brescia. E se l’iter per il raddoppio della Ponte San Pietro-Montello è comunque avviato, ecco spuntare il pezzo mancante al rilancio della Bergamo-Brescia, la tratta da Montello a Rovato, dove si incrocia nuovamente la linea per Venezia e qualche chilometro più in là, alle porte di Brescia, quella ad alta velocità.

«Anche in questo caso si tratta di un raddoppio fondamentale per rilanciare una linea tra le più penalizzate della regione, come testimoniano le graduatorie sui bonus rilasciati, ma va anche sottolineato come il mondo bresciano sia interessato a un collegamento rapido e frequente verso l’aeroporto di Orio». Si tratta di due interventi che «non si possono non definire strategici, a maggior ragione viste le costanti richieste da parte del territorio.Importanti sia in chiave locale che regionale perché ci consentiranno di collegarci in modo stabile e proficuo ad un sistema aeroportuale sia ad est che a ovest» conclude Sanga.

«L’obiettivo è avere un treno che parta da Orio al Serio ogni 15 minuti circa», come del resto delineato anche nei piani di sviluppo di Trenord e della Regione Lombardia, oltre che nel nuovo Contratto decennale che verrà siglato tra le parti. «Ma perché il treno sia davvero vincente e diventi un’alternativa reale al traffico privato bisogna dimezzare i tempi di percorrenza: e fino a quando non si scioglie il nodo dell’attraversamento del bivio Adda la situazione non potrà migliorare: per questo l’aggiornamento del Contratto di programma con le Ferrovie è importante e ancora più fondamentale l’ok del Cipe. Senza questi passaggi l’iter delle opere non comincia». Ora invece si potrebbe forse essere davvero sul binario giusto.

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