Un pensionato su tre è a rischio povertà: gli assegni più bassi alle donne

Il report. Ricevono mediamente il 27 per cento in meno rispetto agli uomini, l’allarme della Fnp Cisl: «Il disagio sociale sta diventando estremo».

Le pensionate sono sempre più in sofferenza. È il grido d’allarme della Fnp-Cisl di Bergamo, che ha passato in rassegna la situazione degli assegni pensionistici: le donne sono le più svantaggiate, ricevono mediamente il 27% in meno degli uomini.

«Oggi, l’inflazione e il caro spesa mettono ancora più in difficoltà queste persone, spesso sole, e che da sempre faticano a sbarcare il lunario – commenta Giacomo Meloni, segretario generale della categoria dei pensionati della Cisl di Bergamo -. Un pensionato su tre, tra i 328mila della provincia, è in stato di povertà, o la raggiungerà prestissimo se non ci sarà un intervento utile a invertire la tendenza».

Su 6.030 «pensioni sociali», inferiori al 500 euro al mese, ben 3.949 le ricevono pensionate donne; guardando invece alle pensioni di vecchiaia, la maggior parte delle pensionate riceve assegni tra i 593 e gli 839 euro al mese (lordi). «Da tempo sollecitiamo il governo a prendere decisioni rapide, il disagio sociale sta diventando estremo – aggiunge Giacomo Meloni –. Anche la legge sulla non autosufficienza deve diventare una priorità politica: per Bergamo si parla di almeno 10mila persone».

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