Atalanta, che carriera fanno i giovani andati in prestito? I dati di 20 anni, 150 giocatori: Capelli e Consigli da record

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I n questo primo mese di calcio mercato l’Atalanta è, come al solito, molto attiva nel collocare i propri giocatori in prestito presso altre formazioni. La squadra bergamasca, l’anno scorso, deteneva il primato di giocatori dati in prestito. Quest’anno la tendenza è la stessa, ci sono giocatori, del vivaio e non, che per dimostrare le loro qualità devono allontanarsi dalla casa madre. Nel corso degli anni le formule di cessione temporanea sono cambiate, si è passati dalle comproprietà alle diverse modalità di prestito, ma la sostanza è la stessa: mandare i propri calciatori presso altri lidi e monitorarne il percorso e l’eventuale crescita per riportarli a casa migliori di prima. Abbiamo provato a misurare questo fenomeno, soprattutto il tipo di risposte e se vi sono dinamiche particolari. Per farlo abbiamo dato uno sguardo al percorso compiuto dai giovani del vivaio atalantino negli ultimi vent’anni. Va innanzitutto detto che la platea di ragazzi interessati era decisamente ampia e l’analisi è stata ridotta a quei calciatori che abbiano avuto presenze significative nella Primavera. Da questa ricerca sono stati esclusi i giocatori attualmente in prestito e quelli che non hanno mai vestito la maglia della Primavera atalantina. Sono finiti sotto la lente di ingrandimento 152 giocatori. Di questi, due sono attualmente all’Atalanta: Sportiello e Rossi. Altri 8 non sono mai andati in prestito, hanno iniziato la loro carriera con la maglia nerazzurra e si sono poi trasferiti ad altre società dove, qualcuno, ha ottenuto ottimi risultati: Bianchi, Montolivo, Pazzini, Motta, Grassi, Bastoni, Barrow e Diallo. Restano quindi 142 giocatori con i loro numeri ma soprattutto con le loro carriere e le loro storie.