Come sono cambiate Sporting e Atalanta in questi mesi? Ecco la fotografia delle due squadre, con i dati

scheda. L’approfondimento di Matteo Spini

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S porting-Atalanta, terzo e quarto atto del 2023/24. L’euro-partita vissuta più volte dai nerazzurri nella propria storia (saranno nove i match dopo il doppio ottavo) è anche il primo déjà-vu all’interno di una singola stagione internazionale: tra inizio ottobre e fine novembre le prime due puntate, ravvicinate nel cuore di marzo le ultime due. Stavolta non si scherza: chi perde va a casa. Difficile stilare il borsino, tre mesi dopo: qualcosa è cambiato, per entrambe. Già nelle due gare del girone si era visto tutto e il contrario di tutto: anzi, non solo tra una partita e l’altra, ma addirittura all’interno degli stessi 90’. Atalanta dominante nel primo tempo a Lisbona e a stringere i denti nel secondo, Sporting scatenato nella ripresa di Bergamo dopo il vantaggio nerazzurro all’intervallo: il copione ha offerto di tutto. Il 30 novembre, giorno del ritorno al Gewiss, che regalò la matematica vittoria del gruppo, fu uno spartiacque per l’Atalanta, che fin lì aveva fatto bene in Europa ma era altalenante in campionato. I nerazzurri persero male il successivo match con il Torino, ma poi iniziarono una corsa a ritmo altissimo, vincendo undici delle successive tredici partite tra tutte le competizioni: di fatto, la fine dell’impegno europeo è coinciso con la crescita della condizione fisica e ha portato a un cambio di rotta.