di Gianluca Savoldi
«I was borned under the wandering star» cantava Lee Marvin negli anni ’70 e io «sono nato vagabondo» proprio in quegli anni da genitori bergamaschi in trasferta. Da Gorlago mio padre si era trasferito con la famiglia nei pressi della stazione e, mentre mio nonno lavorava per le Ferrovie, lui e suo fratello Gianluigi passavano le giornate all’oratorio Santa Maria delle Grazie sviluppando abilità motorie grazie al più grande allenatore che la storia abbia mai conosciuto: il gioco. Sempre per gioco, probabilmente, aveva conosciuto mia madre mentre lavorava nel suo negozio di dischi e strumenti musicali proprio accanto alla stazione.