Hub statistico, la crescita di Scalvini è tutta nei dati (con due raccolte video)

scheda. Un approfondimento di Carlo Canavesi

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U na vittoria splendida, contro la Roma. Forse perché inaspettata. In pochi, dopo Bologna e Fiorentina, credevano che l’Atalanta potesse essere in grado non solo di fermare, ma addirittura di battere una Roma in grande forma, in piena corsa verso il ritorno in Champions League e galvanizzata da una cavalcata europea entusiasmante, anche grazie alla capacità del suo allenatore di trasformare ogni risultato positivo in un evento storico, di cui andar fieri, da segnare sul calendario e non dimenticare mai. Invece, ancora una volta, la squadra di Gasperini è stata in grado di mettere da parte la razionalità della classifica, riaprendo così la corsa alle coppe europee della prossima stagione. Pazienza se non è più la squadra di Gomez e Ilicic, che rendeva spettacolare anche l’amichevole del martedì. Questa ha un altro volto, con uno sguardo parecchio determinato. Lo spirito lo incarna alla perfezione Giorgio Scalvini. La storia la conosciamo: classe 2003, bresciano, ma atalantino nel sangue, cresciuto nel settore giovanile nerazzurro e lanciato tra i professionisti quando di anni ne aveva solo diciassette. 
È il protagonista del focus di oggi, perché i numeri messi a segno nella sfida contro la Roma vanno sottolineati. Li confrontiamo con quelli ottenuti in media durante questo campionato.