Atalanta, la corsa sui punti e non sul posto in classifica: occhio ai possibili record di questa andata (e non sono pochi)

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I l messaggio vocale è di un amico che domenica scorsa era nel settore ospiti a Verona: «A fine partita, mentre aspettavamo di poter lasciare lo stadio, nei commenti dei nostri non ho mai sentito pronunciare la parola “scudetto”. E se noi fossimo forti anche per questo?». Sì, perfetto: l’Atalanta è forte anche per questo. Per la concretezza della sua gente, perché qui persino speranze e ambizioni si coltivano con misura. Oggi questo modo di essere sfida il suo esatto contrario, col bailamme del calcio romano. Cioè con l’ambiente più frenetico possibile, dove ogni novità impone il «tutto e subito»: nuova proprietà? Scudetto. Arriva Mourinho? Scudetto. Preso Abraham? Scudetto. Ma non funziona così.

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E allora, tenendo la misura come metro ideale, proviamo a proporre un modo alternativo di leggere la stagione. Proviamo a misurarci sui punti conquistati, anziché guardare la posizione in classifica. È un modo per togliere pressione a tutto l’ambiente e per ragionare con dei punti di riferimento. Cioè facendo il confronto col passo degli ultimi tre anni, poi chiusi con tre terzi posti finali.