Atalanta, lo studio dei dati post Europa League. Il «nuovo» tridente è l’ultimo tentativo del Gasp. Funziona? Così così

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L’ Atalanta ha espugnato il Karaiskakis di Atene con un comodo 3-0 ed è così rimasta l’unica rappresentativa italiana che si è guadagnata la qualificazione agli ottavi di finale di Europa League. La squadra di Gasperini ha giocato una gara intelligente che per una volta non ha avuto imprevisti tali da sconvolgere quanto preparato dal tecnico di Grugliasco nel pre partita. I nerazzurri hanno corso poco, o meglio, il giusto, facendo correre di più la squadra del Pireo. Hanno sfruttato il loro superiore, ed aggiungeremo evidente, tasso tecnico per colpire in ripartenza. Le qualità superiori dell’Atalanta sono poi emerse anche in una perfetta fase di non possesso, dove gli uomini di Gasperini non hanno mai esasperato le pressioni, ma hanno sempre (o quasi) recuperato palla in prossimità della mediana.

Cominciamo dagli indici. L’Atalanta ha giocato una buona partita ed ha totalizzato 278 punti Index. Sopra quota 300 sono saliti Dijmsiti (307), Toloi (312), Maehle (307), de Roon (319), Malinovskyi (330), Koopmeiners (300).