Atalanta-Napoli, match analysis. Gasp ha battuto Gattuso col «gioco delle coppie», e sfruttando il centro più delle fasce

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L a semifinale di ritorno tra Napoli e Atalanta si è complicata per la squadra di Gasperini, poche ore prima dell’inizio della gara. Ai già noti forfait di Hateboer e Romero, si è aggiunto anche quello di Maehle, che ha privato l’Atalanta di entrambi gli esterni di destra. Proprio su quel lato del campo, Gasperini ha però recuperato in extremis il croato Sutalo, che è stato così schierato tra gli 11 di partenza.

In attacco, il tecnico di Grugliasco ha schierato la coppia colombiana Zapata, Muriel, con Pessina che preso posto sulla trequarti. Nessuna variazione nel modulo di partenza, ovvero il solito e collaudato 3-4-1-2. Gattuso invece, ha schierato il Napoli con un 4-3-3, sorprendendo un po’ tutti gli addetti ai lavori, che in settimana avevano pronosticato come modulo di partenza il 3-5-2 o il 3-4-3. Tra i ballottaggi, Osimhen ha vinto quello con Petagna ed è stato schierato al centro dell’attacco, mentre Zielinski ha trovato spazio come terzo di sinistra nella mediana del Napoli, mentre Elmas è stato preferito a Demme. Di Lorenzo (destra) ed Hysaj (sinistra), hanno formato la coppia di terzini della linea di difesa a 4 dei partenopei. I primi minuti di gara, hanno da subito mostrato due squadre con idee diverse di pressione sulla costruzione bassa avversaria. Più alta (ma non altissima) quella dell’Atalanta, che ha cominciato a pressare i bianco azzurri sulla trequarti e che ha formato le solite coppie a tutto campo.