Atalanta, nei dati un Malinovskyi diverso . Recupera più palloni, ma ne perde di più. E in attacco è meno preciso

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U n’altro pareggio, deludente, per l’Atalanta. E questa volta fa ancora più male, perché arrivato in una partita che i nerazzurri stavano conducendo 3-0 dopo solo venti minuti. Poi il crollo, per via degli impegni, della stanchezza. E della mancanza, in questo momento, di alternative nei punti nevralgici del campo. La sensazione è che quando mancano i titolarissimi di Gasperini venga meno la capacità dei nerazzurri di gestire il pallone e così è successo anche contro il Torino, nella seconda metà di partita. Al banco degli imputati purtroppo è finito, ancora una volta, Ruslan Malinovskyi, partito titolare nel ruolo che oggi è di Pessina, alle spalle di Ilicic e Muriel. Settantanove minuti in campo piuttosto deludenti, anche per i numeri che andremo a vedere in seguito. Ma cos’è successo al centrocampista ucraino? In estate è stato apprezzato per la voglia messa in campo in ogni situazione, decisivo quando in campo dal primo minuto, bravo ad arrotondare il risultato entrando nel secondo tempo. Quest’anno, però, le cose non stanno andando come previsto. Malinovskyi è stato parecchio responsabilizzato da Gasperini, che lo ha mandato in campo - dall’inizio o a partita in corso - in tutte le partite di campionato giocate fin qui, fatta eccezione per quelle con Spezia e Verona, saltate causa Covid-19. Il minutaggio è infatti cresciuto, da 46 a 51 minuti in campo per ogni sfida a cui ha partecipato. Ma il resto del suo rendimento? Vediamo cosa dicono i numeri (fonte: Instat).