Atalanta-Torino, preview tattica. Il calcio scorbutico di Nicola e la sua passione per le statistiche, che cambiano le opinioni

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D opo le fatiche di Coppa Italia, l’Atalanta di Gasperini è chiamata alla vittoria contro il Torino di Davide Nicola. L’obiettivo dei nerazzurri resta quello di non perdere ulteriore terreno nei confronti delle squadre che la precedono in classifica. Indispensabile dunque bissare la vittoria ottenuta a Torino nel girone d’andata, anche se, proprio in virtù del cambio di guida tecnica, la sfida presenta difficoltà diverse. I 180 minuti giocati dai granata con Nicola in panchina non sono sufficienti per delineare un nuovo profilo statistico della squadra piemontese, ed allo stesso tempo inficiano quelle precedenti. Da quando Davide Nicola si è seduto sulla panchina del Torino (il 19 gennaio scorso), la squadra granata ha pareggiato le due gare in cui è stata impegnata, anche se però questi due risultati hanno una valenza diversa. Il primo, ottenuto contro il Benevento, ha visto il Torino recuperare due reti di svantaggio, con una reazione d’orgoglio. Il secondo, contro la Fiorentina, ha visto la squadra di Nicola faticare più del previsto per recuperare il gol di Ribery, nonostante la doppia superiorità numerica. In entrambe le partite, il Torino si è schierato con il modulo di gioco preferito dal tecnico piemontese, ovvero il 3-5-2. Nella prima delle due sfide (quella di Benevento), il Torino ha avuto un baricentro basso (50.1 metri di media), nonostante un dato di possesso palla in favore dei granata pari al 61,7%. Il controllo della palla è stato infatti esercitato per la maggior parte del tempo (84%) nella propria trequarti campo, o sulla mediana.