Con CDK è cambiata la partita, ma l’Atalanta sperimentale del primo tempo ha fatto bene: match analysis

scheda. L’analisi di Gianluca Besana

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L’ Atalanta atterrata in Salento ha trovato bandiere giallorosse ovunque. La città ribolliva d’entusiasmo per la salvezza raggiunta con tre giornate d’anticipo e, dopo la gara contro i nerazzurri, per la squadra di Gotti era previsto un giro per il centro città con il pullman scoperto. Per congedarsi dai propri tifosi, Baschirotto e compagni volevano ottenere una vittoria prestigiosa contro l’Atalanta finalista di Europa League. Peccato per i giallorossi che Gasperini e i suoi avessero programmi diversi: strappare la qualificazione per la prossima Champions League senza rimandare il discorso alle ultime due partite. Per farlo, e concedendo minuti di riposo a chi sarà impegnato mercoledì, il tecnico di Grugliasco ha dovuto utilizzare tutte le risorse a disposizione, in un turnover che si può definire chirurgico. Forze e qualità calcolate alla perfezione per avere sul campo un undici competitivo, che in novantacinque minuti e pur faticando, ha battuto con un rotondo 2-0 il Lecce. In rete per i nerazzurri sono andati Scamacca e De Ketelaere: 2 reti segnate nei primi 10 minuti della ripresa che hanno consentito ai nerazzurri di gestire la palla e le energie per i restanti 35. Oltre alla vittoria, la buona notizia per i nerazzurri è che nessuno ha riportato infortuni e quindi a Dublino mancherà (purtroppo) solo capitan de Roon.