La difesa dell’Atalanta/1 Come funziona il meccanismo delle marcature (che se salta, sono guai)

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L’ Atalanta dopo 3 giornate guida la classifica di Serie A con 9 punti e ben 13 reti realizzate (4.33 di media a partita). Ma nelle prime 3 uscite stagionali ha anche concesso 5 reti alle squadre rivali (1.66 di media a partita). Fino ad ora le avversarie sono sempre state tenute a distanza di sicurezza dal prolifico attacco di Gasperini, sono state infatti due le reti di distacco a Torino contro i granata (2-4), tre a Roma contro la Lazio (1-4) e tre anche contro il Cagliari (5-2). Sappiamo però che nell’arco di una stagione (che si preannuncia lunga e complessa), ci potranno essere dei cali di rendimento fisiologici anche nell’attacco nerazzurro, che è al momento il reparto offensivo più prolifico d’Europa. Il volume di gol e di occasioni create (xG) potrebbe calare per un lasso temporale di qualche giornata lungo il corso della stagione. In quei periodi sarà importante trovare un equilibrio maggiore sul campo e cercare di incassare qualche rete in meno per poter vincere la gara. Il pezzo che segue non è una critica alla fase di non possesso dei nerazzurri, bensì un’analisi di alcune situazioni difensive che si sono create nelle tre partite sin qui giocate, e che possono aiutarci a capire meglio qualche criticità che produce il gioco iper offensivo di Gasperini.