Non solo Musso: all’Atalanta serve difendere meglio. L’analisi dei dati indica come intervenire (a seconda dei moduli)

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T ra gli obiettivi della sessione estiva di mercato dell’Atalanta, c’è sicuramente almeno un (o più di un) difensore. Gasperini ed il suo staff pare vogliano concentrare proprio lì parte dello sforzo di mercato, oltre ad aver trovato un nuovo numero uno (Musso) per sostituire Gollini tra i pali. I nerazzurri dovranno comunque operare sul reparto arretrato anche se non ci dovessero essere cessioni. L’Atalanta infatti avrà comunque la necessità di sostituire numericamente Caldara che tornerà al Milan. La batteria di difensori (esclusi gli esterni) nella passata stagione era composta da 6 elementi (Romero, Djimsiti, Toloi, Palomino, Caldara, Sutalo), e niente dovrebbe far supporre che il tecnico di Grugliasco la voglia aumentare quantitativamente. Per sua stessa ammissione infatti, Gasperini preferisce lavorare con 16/17 elementi che ruota a seconda delle esigenze. A questi si aggiungono altri giocatori che vanno a completare la rosa ma che trovano sempre scarso minutaggio nel corso della stagione. Nel passato campionato di A, i minuti giocati dai sei giocatori sopracitati sono stati: Toloi 2673, Palomino 2487, Romero 2682, Djimsiti 2759, Sutalo 248, Caldara 116. Gasperini ha quindi utilizzato prevalentemente quattro giocatori per ricoprire le posizioni della linea difensiva a tre (utilizzata in prevalenza) e per le due posizioni centrali della difesa a quattro. In questo approfondimento cercheremo di capire sotto quali aspetti potrebbe migliorare il reparto arretrato grazie alle operazioni di mercato.