Atalanta e Verona, storia di una rivalità senza fine (nata per mille scontri e uno scambio... di curva)

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“S iamo qui solo per voi”. L’essenza della rivalità (facciamo odio) tra la Nord atalantina e la Sud veronese sta tutta in quello striscione fieramente esibito dalle Brigate in marcia nella città scaligera lungo viale Palladio verso il Bentegodi. Fine marzo 1986, da Bergamo ci si muove in massa, c’è da sistemare qualche conto in sospeso con i butei: quello del maggio prima quando i veronesi hanno invaso stadio e città per festeggiare il loro primo e unico scudetto, ma anche la visita nel girone d’andata quando partendo da via Codussi (un tempo i pullman ospiti venivano parcheggiati lì, ricordate?) e passando zitti zitti per Borgo Santa Caterina un gruppo di fuoco sbuca all’improvviso da via dei Celestini prendendo tutti di sorpresa con un lancio di bottiglie alzo zero prima di venire rispedito a forza dagli ultras atalantini verso la Sud. Le Bna sono sul posto molto prima e caricano direttamente a domicilio i pochi tifosi veronesi presenti all’esterno della loro curva: qualche minuto dopo arrivano i Wild Kaos che hanno raggiunto il Veneto in treno, sentono il casino degli scontri e ci si buttano dentro a testa bassa come da copione, salvo arrivare a pochi metri e scoprire che si stavano fronteggiando con i bergamaschi già all’opera. L’antipasto prepartita di un pomeriggio di scontri che prosegue durante e dopo il match, vinto per 3-0 dall’Atalanta con la tripletta mitica di Aldo Cantarutti e la maglia gettata (e poi restituita, sennò non poteva continuare a giocare) nel settore bergamasco del Bentegodi.