Atalanta-Milan, ultimo atto della sfida Gasp-Pioli. Dal «Chiesa simulatore» al 5-0, storia di due tecnici agli antipodi

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C ’è Atalanta-Milan. Secondo big match per i nerazzurri nell’arco di una settimana. Sabato scorso, a San Siro, la sfida con l’Inter. Bella, emozionante, equilibrata, aperta fino all’ultimo secondo. Si poteva vincere e si poteva perdere, alla fine il pareggio è stato il risultato probabilmente più giusto. Da una sponda all’altra dei Navigli, contro i rossoneri ci si aspetta una sfida piuttosto simile. Una serata al Gewiss Stadium in cui Gasperini ritroverà la sua nemesi, calcistica e spirituale: Stefano Pioli. Tra i due c’è qualcosa in più di una rivalità. Niente di grave, sia chiaro. Di storie come questa ce ne sono infinite nel mondo del calcio. Corsi e ricorsi, da quando Gasperini è sulla panchina dell’Atalanta, in ogni stagione si è trovato di fronte Pioli in sfide fondamentali, per obiettivi importanti. Con tre squadre diverse: Inter, poi Fiorentina, poi Milan. Cinque stagioni di partite piuttosto tese, scorbutici faccia a faccia a fine partita, gioie e dolori. Tra i due, a fine anno, a sorridere è sempre stato Gasperini. Tranne nella scorsa stagione, ma andiamo con ordine.