Le provinciali decadute/10 Il Varese: dal re dei frigo al sogno della A, fino ai fallimenti in serie e una fusione indigesta

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L’ ultima volta contro l’Atalanta è stata uno scialbo 0-0 in un freddo sabato di gennaio 2011, 10 anni fa, il primo dell’era Percassi II. Un pareggio a reti bianche a fare il paio con quello dell’andata al “Franco Ossola” di Varese, lo stadio con pista di velodromo incorporata in quel di Masnago, periferia nord. I biancorossi di casa erano appena tornati in B dopo un quarto di secolo, allenati da un Beppe Sannino capace di inanellare due promozioni di fila: nel 2009 dalla seconda alla prima divisione (C2-C1 per capirci) e la stagione dopo addirittura nei cadetti dopo aver rischiato di non iscriversi al campionato per problemi finanziari. La fase regolare si era chiusa con il Varese al secondo posto dietro la capolista Novara con sorpasso sul filo di lana ai danni della Cremonese che si rivela decisivo. Nei playoff prima viene liquidato il Benevento e poi in finale ancora i grigiorossi che vincono sì l’andata allo “Zini” con rete di Tacchinardi (non l’ex nerazzurro Alessio, ma Mario), ma a Masnago incassano la doppietta decisiva di Buzzegoli negli ultimi 10 minuti del campionato. A Varese Sannino diventa San Nino, tanto più che al ritorno in B il mister (ultimo domicilio conosciuto, il Levadeiakos, seconda divisione greca) mica si ferma, anzi. Il campionato lo stravince l’Atalanta di Colantuono, ma dietro Siena e Novara si piazza proprio il sorprendente Varese trascinato dalla “zanzara” Giuseppe De Luca che, due stagioni dopo, arriverà proprio in nerazzurro ma senza pungere nonostante i proclami bellicosi.