San Siro ha compiuto 95 anni: per l’Atalanta tante scoppole e un po’ di imprese. Storia di uno stadio mitico

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B uon compleanno San Siro! Ok, ormai dal 1980 si chiama “Giuseppe Meazza” che, oltre ad avere giocato per Inter (soprattutto) e Milan, ha fatto pure una puntata all’Atalanta, in campo e per un brevissimo interregno anche in panchina. Ma a noi piace ricordare lo stadio milanese con il suo nome storico che deriva dall’antica chiesa (e paese, da immemore tempo inglobato nella metropoli) di San Siro alla Vepra.

Lo scorso 19 settembre quello che è a tutti gli effetti uno dei templi del calcio mondiale ha compiuto 95 anni: forse non arriverà al secolo di vita perché in progetto c’è la costruzione di un nuovo e modernissimo impianto a pochi passi da quello attuale. Ma sconcerta il fatto che due squadre come Inter e Milan non pensino ad uno stadio in esclusiva e non in comproprietà nel bel mezzo del XXI secolo. Il 19 settembre del 1926 lo stadio viene inaugurato con la sola partita possibile, un derby: da una parte il Milan e dall’altra l’Internazionale.

Finisce 6-3 per i nerazzurri e in tribuna a suggellare la solennità dell’evento c’era la più alta carica militare milanese dell’epoca, il Duca di… Bergamo. Al secolo il generale Adalberto Luitpoldo Elena Giuseppe Maria di Savoia-Genova. San Siro viene costruito su iniziativa dell’allora presidente rossonero Piero Pirelli su progetto dell’ingegner Alberto Cugini e dell’architetto Ulisse Stacchini che disegnerà anche la futura stazione Centrale di Milano. Fino a quel momento la squadra aveva peregrinato per diversi campi milanesi, alcuni decisamente improvvisati, altri meno: come il velodromo Sempione (poi diventerà il Vigorelli) e saltuariamente anche l’Arena Civica ora intitolata a Gianni Brera che resterà però per decenni la casa dell’Inter. I nerazzurri a San Siro ci arriveranno solamente nel 1947 per non andarsene più.