Addio a Catherine Spaak, la sua voce incantò Bergamo

Lutto Classe, garbo, eleganza, talento, fascino aristocratico. Catherine Spaak, morta il giorno di Pasqua a 77 anni, era tutto questo e anche di più.

Classe, garbo, eleganza, talento, fascino aristocratico. Catherine Spaak, morta il giorno di Pasqua a 77 anni, era tutto questo e anche di più. L’attrice, conduttrice, scrittrice, cantante, due anni fa era stata colpita da un’emorragia cerebrale. Nata in Francia a Boulogne-Billancourt il 3 aprile 1945, nella sua lunga carriera Catherine Spaak ha spaziato tra la musica, il cinema, il teatro e la televisione. Anche il pubblico bergamasco ha avuto modo di apprezzarla.

Mercelli al flauto e Giuseppe Albanese al pianoforte.

L’anno prima (marzo 2011) aveva calcato il palcoscenico del al cinema teatro Crystal di Lovere con «Il Piccolo Principe», di Antoine de Saint-Exupery. L’attrice aveva ripercorso il viaggio del Piccolo Principe attraverso le musiche originali composte per l’occasione da Luis Bacalov, Philip Glass, Krzysztof Penderecki, Maurizio Fabrizio, eseguite da quattro virtuosi strumentisti. Al gennaio 2007 risale la lettura teatrale della Spaak sul mito inossidabile di Edith Piaf, la più grande cantante francese del ’900. Nell’ambito di «Storie parallele», Catherine si esibì a Seriate, in un cineteatro Gavazzeni incredibilmente deserto. Del marzo 2001 è infine la sua esibizione al Filodrammatici Treviglio: una lettura de «L’uomo destino» dell’iraniana Yasmna Reza.

Di lei tutti ricordano i film cult: I dolci inganni di Alberto Lattuada, Il sorpasso (1962) di Dino Risi, La noia (1963) di Damiano Damiani, La parmigiana (1963) di Antonio Pietrangeli, La calda vita (1964) di Florestano Vancini. E ancora L’armata Brancaleone (1966) di Mario Monicelli, con Vittorio Gassman; Adulterio all’italiana (1966), con Nino Manfredi, e in La matriarca (1968), con Jean-Louis Trintignant, entrambi di Pasquale Festa Campanile; Una ragazza piuttosto complicata (1969) di Damiani, al fianco di Jean Sorel.

Dalla metà degli anni Ottanta la Spaak lasciò quasi completamente il cinema per dedicarsi alla tv. Condusse Linea Verde, Forum, Harem. Concorse a Ballando con le stelle, nel 2015 si mette alla prova con L’isola dei famosi. Nel frattempo collaborò anche con alcune testate giornalistiche. Nel 2020, a pochi giorni dal lockdown, fu colpita da un’emorragia cerebrale: «Non provo nessuna vergogna a parlarne», raccontò a Storie italiane su Rai1. «Tante persone che hanno problemi di salute tendono a nasconderlo. Voglio che alle persone arrivi un messaggio: se siamo malati non dobbiamo vergognarci. Non ho perso la mia grinta e il mio coraggio. Dico a tutti che si va avanti”. Ed è stato così fino all’ultimo giorno.

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