Angelina Mango sul podio della terza serata di Sanremo. Russell Crowe omaggia l’Italia, Mannino show e standing ovation per Morandi

DALL’ARISTON. Nella top five: Ghali, Alessandra Amoroso, Il Tre e Mr. Rain. Ramazzotti e la sua Terra promessa lancia l’appello: «Basta sangue, basta guerre». Jannacci e Massini portano i diritti dei lavoratori sul palco di Sanremo. Gianni Morandi conquista il Festival con «C’era un ragazzo».

Terza serata della 74esima edizione del Festival di Sanremo al via (giovedì 8 febbraio) su Rai 1 a partire dalle 20.45. La scaletta prevede le esibizioni dei 15 cantanti in gara che non si sono esibiti nel corso della seconda serata, presentati dagli artisti che hanno già cantato. Come co-conduttrice, insieme ad Amadeus, ci sarà Teresa Mannino. All’Ariston si riaffaccia anche Gianni Morandi, che affiancò Amadeus l’anno scorso, per un festival fatto tutto «di amici».

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Ospiti della terza serata di Sanremo 2024 saranno Russell Crowe con la sua band, Sabrina Ferilli per presentare la serie «Gloria», Edoardo Leo per presentare la fiction «Il clandestino», Eros Ramazzotti che celebrerà il 40ennale di «Terra promessa» (canzone con cui ha debuttato al Festival) e Stefano Massini con Paolo Jannacci (porteranno una canzone sulle morti sul lavoro).

Sul palco allestito a bordo della Costa Smeralda salirà Bresh, mentre dal Suzuki Stage in Piazza Colombo si esibiranno Paola & Chiara. Non mancherà il consueto collegamento con Fiorello, Fabrizio Biggio e Alessia Marcuzzi dal glass box di Viva Rai2!, situato davanti al teatro Ariston.

Ore 20.45: L’applauso per Giovanni Allevi

Entra in smoking dorato Amadeus e inaugura la terza serata del Festiva: liquida le polemiche su John Travolta e ricorda le parole di Giovanni Allevi. «Si è parlato tanto, forse troppo, di John Travolta. E non si è dato spazio abbastanza al maestro Allevi». Poi via alla gara: Loredana Bertè, accolta dall’ovazione del pubblico in sala, presenta il primo cantante in gara Il Tre.

«Non sono abituata ai primi posti, la mia comfort zone è l’ultimo - dice la cantante -. Dopo il primo posto di lunedì, anche il terzo di ieri mi ha stupito: per fortuna che ero già a letto, altrimenti svenivo». La Bertè, se dovesse vincere, vorrebbe dedicare il successo «a Mimì» e a tutte le donne. Alfa presenta Maninni. Poi è la volta di Fred De Palma presentato dai Bnkr 44.

Ore 21.15: omaggio a Verdi

Omaggio a Giuseppe Verdi dal palco dell’Ariston con il «Va Pensiero» eseguito dal Coro fondazione dell’Arena di Verona. Entra Clara e presenta Santi Francesi: la gara continua a ritmo serrato. «Il 7 giugno in diretta in mondovisione su Rai1 andrà in onda dall’Arena di Verona il più grande evento d’opera mai realizzato, con 50 professori d’orchestra e 300 artisti del coro, per il centenario della morte di Puccini» ha spiegato Amadeus, festeggiando l’inserimento del canto lirico nel patrimonio Unesco, dopo aver ospitato sul palco dell’Ariston il coro che ha intonato il celebre brano del Nabucco.

Ore 21.34: Mannino: non scendo le scale

«Sanremo si ama, Ama si ama, si amano tutti ma io non scendo». Teresa Mannino è la co-conduttrice della terza serata e porta subito sul palco la sua cifra ironica, demolendo la liturgia della scala. «Queste scale sono diverse da tutte le scale del mondo, perché hanno le curve, il pavimento di vetro, pure la cera. E poi non servono a niente - dice l’attrice - perché ci sono altri otto ingressi. Qua dietro si prega, ci sono amuleti, segni della croce... e lui dice che è il momento più bello, quando ti guardano 10 milioni di italiani… lo psicologo dovevi fare». Poi accetta di scendere, ma solo quando il pubblico scandisce a gran voce il suo nome.

«Amadeus ma che cosa hai combinato? È un mese che si parla solo di Sanremo. I giornalisti sono tutti qua: se succede un fatto nel mondo, non lo scopriremo mai. Ma è bello vivere un mese di incoscienza. È un grande carnevale» dice la Mannino, padrona del palco.

Ore 21.55: la Terra Promessa di Eros

Il Volo chiama sul palco Mr. Rain. «Benvenuto e bentornato in Rai»: così Amadeus ha salutato Massimo Giletti, seduto in prima fila all’Ariston. «Celebreremo i 70 anni di tv il 28 febbraio, su Rai1 in prima serata, con grandi nomi. Tornare nell’azienda dove sono nato e cresciuto, professionalmente e come uomo - ha detto Giletti - è un’emozione molto intensa. La dedico alle persone che sono qui, che mi hanno dato calore nei momenti difficili che non posso dimenticare».

Poi sul palco sale Eros Ramazzotti a 40 anni dal brano che lo ha lanciato nel mondo della musica proprio dopo la vittoria a Sanremo con «Terra Promessa». «Ci sono quasi 500 milioni di bambini che vivono in zone di conflitto, altri milioni che non vedranno mai la terra promessa: basta sangue, basta guerre. Pace! I nostri pensieri forever» è l’appello lanciato da Eros dall’Ariston. Riprende la gara con Rose Villain presentata da Gazzelle.

Ore 22.24: «Proteggere i lavoratori»

Sul palco dell’Ariston c’è spazio anche per parlare di diritti e morti sul lavoro con Stefano Massini e Paolo Jannacci che arrivano con il brano L’uomo nel lampo. «Questo è il festival della canzone italiana e l’amore è stato declinato in tutte le sue forme possibili - dice lo scrittore e saggista -, ma c’è un amore di cui non si parla mai, l’amore per i diritti che ci spettano chiunque tu sia. All’Ariston voglio far risuonare davanti a tutte queste persone una parola che è dignità: viva la dignità». All’appello di Massini si è unito anche Amadeus: «il lavoro è un diritto che non prevede la morte e proteggere i lavoratori è un dovere».

Ore 22.30: si balla con Paola e Chiara

Si torna a ballare dopo due momenti intensi: ci pensano Paola e Chiara con «Furore». Vicino ad Amadeus arriva la bellissima Sabrina Ferilli.

Riparte la gara con Alessandra Amoroso presentata da Dargen D’Amico. Dopo la pausa attesa per Russel Crowe ma arriva Gianni Morandi.

Ore 23: sorpresa Gianni Morandi

L’Ariston acclama il ritorno di Gianni Morandi, co-conduttore dell’edizione 2023. «Mi sembra non sia neanche passato un anno», dice Amadeus. «Fra noi è sbocciata una vera amicizia. E a un certo punto a colazione qualche giorno fa ho pensato: mi manca Gianni Morandi, e l’ho chiamato». I due lanciano Teresa Mannino: «Da piccola volevo fare la cantante, mia sorella mi diceva sei stonata e quando canti tu piove, e pioveva.

Stasera devo fare lo sfregio a mia sorella, cantare a Sanremo». E chiede a Morandi di cantare C’era un ragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling Stones. «In questo momento - dice l’attrice - ne abbiamo davvero bisogno». Tutto l’Ariston canta con lui. Riprende la gara con i Ricchi e Poveri presentati da BigMama.

Ore 23.18: Russell Crowe rock

«Al mio segnale scatenate l’inferno». Il Gladiatore è tornato all’Ariston e l’epica battuta del kolossal di Ridley Scott risuona con tutta la potenza della voce originale di Russell Crowe, che la pronuncia in italiano, ospite con la sua band The Gentlemen Barbers con cui esegue Let Your Light Shine. Poi abbraccia Mannino urlando «Teresa» e, in guizzo di ironia, quando l’attrice cita, tra le altre star con origini italiane, John Travolta, mima con ironia il ballo del qua qua, tormentone della giornata dopo lo sketch da dimenticare di ieri con l’attore della Febbre del sabato sera. Ripercorre poi la storia delle sue origini dalla Neo Zelanda all’Italia e ricorda quanto gli italiani siano conosciuti e apprezzati nel mondo.

Ore 23.40: Mannino show

Riprende la gara con Angelina Mango e la sua cumbia della Noia presentata da Irama e poi i The Colors che introducono Diodato. Poi Teresa Mannino si prende il palco ed è show: la finta superiorità dell’uomo, la perfezione della natura, il potere «di» preferito al potere «su». «Siamo nel 2024 - riflette l’attrice, alternando il registro serio a quello comico - ma ragioniamo come 2524 anni fa. Il filosofo greco Protagora diceva che l’uomo è misura di tutte le cose, e per noi l’uomo ricco, bianco e occidentale è misura di tutte le cose, solo che l’ha persa, pensa che tutto il resto del mondo sia a sua disposizione e quello che non serve viene eliminato E le donne? Che fanno? Eppure sono indaffarate. Parliamo allora di essere umano, ancora meglio di animale umano. Il 60% del nostro patrimonio genetico è uguale alle banane, per quello - scherza - si dice “mi sono sbucciata le ginocchia”, con le scimmie è uguale al 98%, solo che l’informazione non è molto diffusa, gli scimpanzé ci tengono a non farlo sapere». «Gli animali umani - chiosa Mannino - preferiscono il potere sugli altri uomini, sulle donne, sui bambini, sulla natura. Anche a me piace il potere, ma il potere di, che ha un’altra energia, il potere di ridere e far ridere, di vestirmi con le piume, di cantare stonata, di ballare per strada. Non sono disposta a ignorare le storie non ancora passate, se non è passato non è il momento di passare oltre». Riprende la gara con Ghali presentato da Mahmood e i Negramaro presentati da Emma. Alla fine della loro esibizione, i Negramaro salutano il pubblico dell’Ariston, e Giuliano Sangiorgi citando il titolo della canzone che portano in gara dice «Ricominciamo tutto... con la Pace!».

Ore 0.30: Edoardo Leo e la Mannoia

Dopo Edoardo Leo arriva Fiorella Mannoia presentata da Annalisa. Poi Renga e Nek presentano Sangiovanni. Ultimi a esibirsi i La Sad presentati da Geolier. Poi la classifica della terza serata. Poi torna Gianni Morandi ed è standing ovation: tutto l’Ariston balla Apri tutte le porte, portato in gara a Sanremo nel 2022. «Questa è casa tua», commenta Amadeus.

Ore. 1.15: la top five della terza serata

Arriva il momento della highlight delle canzoni che si sono esibite nella terza serata. E poi la top five con la giuria del televoto e le radio: al quinto posto Mr Rain con «Due altalene», al quarto posto Il Tre con «Fragili», al terzo posto Alessandra Amoroso con «Fino a qui», al secondo posto Ghali con «Casa mia» e al primo posto Angelina Mango con «La noia».

Segui con ecodibergamo.it la diretta della serata e sui social il punto di vista di Teo Mangione, direttore artistico di Colazione con Radio Alta e giudice nella giuria delle radio del Festival.

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