Carlo Acutis, l’«influencer di Dio»: la storia del beato in un video

Su Vativision in visione gratuita un’intervista ad Antonia Salzano Acutis, madre del ragazzo.

A un anno dalla beatificazione di Carlo Acutis - 10 ottobre 2020 - Vativision propone in visione gratuita un’intervista ad Antonia Salzano Acutis, madre del ragazzo, realizzata in esclusiva per la piattaforma. «Vi racconto mio figlio Carlo Acutis» è un dialogo intimo con due quindicenni di oggi - Matteo Maggio e Anna Merati - che diviene un tassello fondamentale per conoscere la storia del giovane beato di Milano, scomparso prematuramente a 15 anni per una leucemia fulminante. Le domande poste con pudore e delicatezza dai due giovani portano la madre a tratteggiare un’immagina vivida di Carlo, «un ragazzo normale» che amava scherzare, stare con gli amici e giocare a calcio, «anche se non era molto bravo», dice con tenerezza. Allo stesso tempo però si racconta la grande generosità del giovane, la profonda fede, lo spontaneo amore per Gesù sullo sfondo della passione per le nuove tecnologie che portano la donna a definirlo un «influencer di Dio» per la sua capacità di coniugare apostolato e new media.

Antonia Salzano prosegue poi evocando la propria esperienza di madre, dai ricordi familiari felici ai giorni bui della diagnosi e della morte fulminea e inaspettata del figlio; dal coraggio di Carlo che «vedeva nella morte un coronamento», al proprio dolore, fino al racconto luminoso del giorno della beatificazione nella basilica di San Francesco ad Assisi. Alla toccante intervista, Vativision affianca in visione gratuita uno dei maggiori successi della piattaforma: il film documentario «La mia autostrada per il cielo» - definizione che dava Carlo dell’Eucarestia - emozionante testimonianza del percorso umano e spirituale del beato Acutis e della sua fede vissuta e creduta. Carlo Acutis nacque il 3 maggio 1991 da Andrea Acutis e Antonia Salzano. La coppia viveva a Londra per motivi di lavoro di Andrea. Si trasferirono poi a Milano, dove Carlo frequentò le scuole presso le suore Marcelline e il liceo classico presso l’Istituto Leone XIII, gestito dai Gesuiti. Fin da piccolo visse la fede in ogni aspetto della sua vita. Oltre agli interessi normali di un adolescente, si adoperava anche per aiutare gli ultimi. Tra le sue passioni c’era l’informatica. Ideò e organizzò la mostra sui miracoli eucaristici nel mondo, con la collaborazione dell’Istituto San Clemente I Papa e Martire. Nel 2006 si ammalò improvvisamente di leucemia fulminante, a causa della quale morì, in soli tre giorni, presso l’ospedale San Gerardo di Monza, dopo aver offerto le sue sofferenze per il Papa e per la Chiesa. Fu sepolto secondo il suo desiderio nel cimitero di Assisi, dove rimase fino alla traslazione nel Santuario della Spogliazione, nella stessa città

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