Fiera dei librai, si torna sul Sentierone. Costi lievitati: è caccia alle risorse

Dal 21 aprile al 1° maggio. Palafrizzoni dà indicazioni per una tensostruttura più adatta al nuovo centro e «accorcia» di un weekend. La spesa sale a 160mila euro: servono sponsor.

La Fiera dei librai, la più antica d’Italia, torna in versione primaverile nella sua sede storica: dal 21 aprile al 1° maggio, sul Sentierone, dove manca da tre anni. La «vetrina» è stata strappata dagli organizzatori (Confesercenti e associazione librai indipendenti) dopo una «trattativa» col Comune.

Il sindaco Giorgio Gori, infatti, avrebbe preferito replicare in piazzale Alpini, location dell’edizione 2022. Alla fine ha dato il via libera all’uso del «boulevard» piacentiniano, ma con due paletti: un allestimento all’altezza del recente restyling (suggerendo una tensostruttura «tutta trasparente» e «leggera») e un periodo più corto (si passa da tre a due weekend), per non congestionare troppo di iniziative il «salotto» della città.

Costi aumentati

«Nell’anno della Capitale della cultura il Sentierone ci è sembrato una vetrina più prestigiosa – conferma Cesare Rossi, vicedirettore di Confesercenti Bergamo e direttore di Promozioni Confesercenti Bergamo – e capiamo di dover mettere il “vestito bello” per rispetto del nuovo centro. Un’attenzione che però, insieme a un aumento generale dei costi, comporta una spesa maggiore». Il preventivo, infatti, passa dai 120-130mila euro delle precedenti edizioni ai 150-160mila della numero 64. «C’è l’occupazione del suolo pubblico, anche se sono previsti alcuni abbattimenti; la tensostruttura, il servizio di guardiania, lo spostamento dei plinti, gli arredi», è l’elenco.

Avrebbero già dato la loro disponibilità a partecipare il giornalista Mario Calabresi e Telmo Pievani, filosofo della biologia.

La caccia ai fondi è partita, c’è un mesetto per far quadrare i conti e per recuperare qualche ritardo accumulato. «Non è semplice, molte risorse sono state drenate dalle iniziative per la Capitale della cultura. La nostra associazione e i librai indipendenti ce la mettono tutta ma da soli non possiamo coprire tutto», ammette Rossi. Da qui la collaborazione con enti e istituzioni. La Provincia ha stanziato un contributo di 5mila euro, l’appello è stato lanciato a Fondazioni e sponsor. «Il Comune – assicura l’assessore alla Cultura Nadia Ghisalberti, che sin dall’inizio ha seguito l’iter della Fiera – non farà mancare il suo sostegno, anche economico, aumentando il contributo dell’anno scorso. L’amministrazione comunale riserva una grande attenzione al lavoro coraggioso dei librai indipendenti, che contribuisce alla vitalità del centro. Sono stati molto bravi a tenere viva questa tradizione anche negli anni difficili del Covid. E quest’anno, Capitale della cultura, è un appuntamento ancora più importante».

Gli ospiti e gli spazi

Per ora Palafrizzoni non rende nota la cifra, in attesa anche di conoscere il palinsesto. «La collaborazione col Comune è in piena sintonia», assicura Filippo Caselli, direttore di Confesercenti Bergamo.

Una ventina i professionisti che a vario titolo stanno lavorando all’organizzazione della Fiera. Sotto la direzione artistica di Ornella Bramani, si sta costruendo il programma culturale. Si punta a nomi di richiamo, anche se non è semplice far coincidere le agende, visto che di mezzo ci sono i ponti del 25 aprile e del 1° maggio. L’idea è comunque quella di una serie di «incontri diffusi» negli spazi del centro: dal Teatro Donizetti all’auditorium di piazza della Libertà, fino all’ex Diurno. Avrebbero già dato la loro disponibilità a partecipare il giornalista Mario Calabresi e Telmo Pievani, filosofo della biologia.

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