L’ex chitarrista degli Iron Maiden sul palco del Druso

Il concerto. Dennis William Stratton venerdì sera 13 gennaio a Ranica con la storica tribute band Children Of The Damned ripropone il primo disco e altri brani del gruppo inglese.

Se non avesse avuto l’idea delle chitarre armonizzate, il suono degli Iron Maiden non sarebbe stato quello che è diventato nella lunga storia della band e dell’heavy metal dagli anni Ottanta in avanti. Dennis Stratton è rimasto molto legato al glamour rockista di quel gruppo, tanto che ancora oggi non disdegna di andarsene in giro a riproporne le canzoni. Per molti appassionati di rock duro è lui il chitarrista principe di quella band seminale che, attraverso diverse stagioni, ha cambiato formazione più volte senza mai perdere lo spirito degli inizi.

Stratton stavolta torna in Italia alla testa della storica tribute band Children Of The Damned in attività da più di vent’anni, l’unica ad aver collaborato con tutti gli ex membri importanti della band inglese: da Paul Di’Anno a Blaze Bayley, allo stesso Dennis. Al «Druso» di Ranica,venerdì sera (inizio ore 21.30; biglietti disponibili), Stratton e la nota tribute band eseguiranno per intero il primo disco degli Iron Maiden e qualche brano del successivo «Killers». Aprono la serata a tema The Big Four Theory.

Dennis William Stratton, classe 1952, è un chitarrista, cantante e compositore che ha lasciato il segno nell’ambito del rock inglese e sulla scena internazionale. Non ha legato il suo nome soltanto all’esperienza con gli Iron Maiden, sebbene quella sia stata un’avventura importante per lui e per la popolarissima band. Chitarrista e voce addizionale, ha partecipato alla realizzazione del primo album. Ha fatto parte del gruppo dal novembre 1979 all’ottobre del 1980. Giusto il tempo per donare al suono del gruppo l’idea delle chitarre armonizzate.

Successivamente ha fatto parte dei Lionheart e più recentemente dei Praying Mantis. Nel 1995 Stratton, assieme a Paul Di’Anno e Nigel Glockler, ha dato vita ad un progetto chiamato The Original Iron Men, nei quali entrambi gli ex Maiden cantano. Come si evince dalla biografia, Stratton è rimasto avvinto come l’edera al ricordo degli Iron Maiden, anche per il determinante apporto dato al successo dell’album d’esordio.

Dennis William Stratton, classe 1952, è un chitarrista, cantante e compositore che ha lasciato il segno nell’ambito del rock inglese e sulla scena internazionale

In un’intervista di qualche tempo fa il chitarrista inglese ha ricordato i tratti di quell’esperienza: «Non ero consapevole di quanto sarebbe stato un disco rivoluzionario per tutto il movimento Heavy Metal. Nel 1979, quando gli Iron Maiden firmarono per Emi a Londra, in buona sostanza passarono dal pub di periferia alla gloria delle classifiche internazionali nel giro di una notte. Quando li incontrai la prima volta c’erano solo tre di loro: Steve Harris, Dave Murray e Paul Di’Anno. Non avevano mai avuto un batterista fisso e un secondo chitarrista. Entrato nella band, mi diedero “The Soundhouse Tapes”. Da parte mia sono sempre stato coinvolto in band con le chitarre armonizzate, tipo Lionheart o Praying Mantis, per cui portare quello stile nei Maiden, cambiò il suono della band piuttosto radicalmente. Fondamentalmente ero libero di mettere le armonizzazioni dove pensavo che avrebbero reso le canzoni più interessanti o più grandi, più ampie. La cosa ha funzionato e funziona ancora oggi con il fronte delle tre chitarre a fare tutte le armonizzazioni».

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