Tonino Carotone in concerto al Druso venerdì 19 maggio

RANICA. Il cantante spagnolo torna sul palco col nuovo disco. Giovedì sera, invece, si esibisce il quartetto di Matino.

Si parte col jazz e con lo speciale quartetto del bassista Pippo Matino, ospite la chitarra eclettica di Gigi Ciffarelli, giovedì 18 maggio al «Druso» di Ranica (ore 21.30; ingresso 15 euro); si continua venerdì 19 con l’atteso concerto di Tonino Carotone, che torna sul palco del locale per presentare il suo nuovo album «Etiliko Romantiko» (inizio ore 21.30; ingresso 15 euro). La direzione del «Druso» procede in direzione ostinata, proponendo sempre musica di buon livello, senza porsi limiti di genere. Il gruppo di Matino, bassista e compositore di vaglia, vede in forza Joe La Viola al sax tenore, Max Furian alla batteria e Ciffarelli, uno stilista della chitarra che, nell’arco della sua lunga carriera, ha suonato a fianco di musicisti jazz del valore di Chick Corea, Sam Rivers, Jack De Johnette, Gerry Mulligan e altri. E’ stato anche turnista di lusso per tati artisti pop made in Italy, da Mina e Renato Zero a Tullio De Piscopo. I musicisti coinvolti da Matino vantano collaborazioni eccellenti.

Il nuovo disco

Quanto a Tonino Carotone, tutti lo conoscono per un paio di canzoni di successo che hanno fatto il giro d’Europa e forse del mondo. L’istrionico cantante spagnolo, basco d’adozione, torna dalle nostre parti con un album nuovo da presentare dal vivo. Il titolo è tutto un programma: «Etiliko Romantiko». Lo pubblica la Mescal e Maninalto. Il singolo apripista «El Ultimo Cliente» spiega a tutti che non c’è mai un finale di storia, ma un voltar pagina di volta in volta. Carotone intende dire che nella vita la bussola non smetterà mai di impazzire e dunque lascerà sempre difficile individuare il punto cardinale. Del resto un navigante come lui, che alla fine non ha mai perso il timone, spiega a tutti che andare avanti è necessario alla ricerca di un Nord virtuale o reale che sia.

Nel disco anche le collaborazioni hanno una loro geografia che fa il paio con l’animo multietnico dell’artista. Jhonny Boy interviene in «No Dollar», i Vallanzaska in «Borracho» e via via si contano il Piotta, Mimmo Epifani, il Circolo Mandolinistico di San Vito dei Normanni, la cantante napoletana Pietra Montecorvino, il grande Gino Paolo, Nina Zilli e persino il Piccolo Coro dell’Antoniano.

«Era pronto prima del Covid»

A quel che racconta lo stesso Antonio De La Cuesta (il vero nome di Tonino) il disco «era pronto poco prima del Covid». E spiega: «Eravamo tutti carichi, ma la pandemia ha reso ogni cosa difficile. Era morta mia madre e pensavo che andare sul palco fosse il modo ideale per superare quel momento tanto doloroso, ma siamo rimasti tutti bloccati. Questi sono giorni speciali perché abbiamo superato le difficoltà. “Etiliko Romantiko” ospita canzoni del dolore e del distacco che quando arrivano al cuore non c’è altro da fare che lasciarsi andare alle correnti emotive». Ascoltando l’album si ha la sensazione che iodio e salmastro abbiano in qualche dato aiuto all’ispirazione. Del resto è nota la passione di Carotone per il mare.

«Mi piace il mare»

Il brano «No Dollar» si porta appresso un aneddoto: «Il video è stato registrato sulla barca che fu di Craxi», spiega l’artista. «Mi piace il mare, ho fatto grandi viaggi, ma va detto che durante la lavorazione del videoclip molti sono stati male: le acque erano agitate. A me invece il mare fa sentire bene, il movimento delle onde mi trasmette pace». L’album «Etiliko Romantiko» è cantato in cinque lingue. E contiene naturalmente il più grande successo di Tonino, «Me cago en el amor»: il pezzo che parte da un’affermazione incontestabile: «Es un mundo dificile».

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