Il mondo dei manga: fantasy, avventura e occhi grandi

I CONSIGLI. Per leggere i manga - termine che indica i fumetti giapponesi - si parte dall’ultima pagina, all’opposto dei comuni libri: in genere, infatti, sono rilegati a destra. In Italia sono arrivati prima nella versione «anime», come cartoni animati.

Fra i primi titoli, a cavallo fra gli anni Settanta e Ottanta ci sono classici come «I Barbapapà», «Heidi» e «Lady Oscar». A svelarne i segreti ora arrivano alcune guide per principianti ed esperti. «Animeclick. La super guida manga» (Bur) è curata da Alessandro Falciatore, direttore editoriale di AnimeClick, portale web che si occupa di anime e manga da oltre vent’anni. Contiene i saggi introduttivi di alcuni esperti e un’intervista inedita a Hiroyuki Takei, autore di «Shaman King», che unisce fantasy, avventura e arti del combattimento (la versione animata si trova su Netflix). Il cuore del libro sono però 101 schede che descrivono altrettanti aspetti dell’universo nipponico dei fumetti.

I personaggi femminili dei manga sono caratterizzati da occhi grandi, gambe lunghissime, forme flessuose. Ne parla Beatrice Lorenzi ne «Il cammino dei ciliegi» (Il Saggiatore), offrendo elementi per apprezzare il percorso di emancipazione che questo genere di intrattenimento ha trainato per diverse generazioni di lettrici, spezzando gli stereotipi di genere, partendo dal Giappone per arrivare in tutto il mondo.

«Parla come manga» (Giunti) di Sayaka Elisa Conti, infine, è un dizionario pop di anime e cultura giapponese ricco di aneddoti, curiosità, retroscena, che indaga negli usi e costumi del Giappone, offrendo chiavi di lettura per comprendere meglio nomi, espressioni, esclamazioni in lingua originale.

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