La borsa, storia della moda e della vita di ciascuno di noi

CONSIGLI DI LETTURA. “I racconti delle borse”, edizione FrancoAngeli, è l’ultimo libro di Eugenio Gallavotti, giornalista e scrittore, docente di Moda e comunicazione nelle università Iulm e Statale di Milano.

«Se ci pensiamo bene, la borsa è l’unico oggetto al mondo capace di contenere tutte le nostre tre vite: pubblica, privata e segreta. La vita pubblica, quando scegliamo – e sfoggiamo – una clutch o una shopper anche per raccontare chi siamo; la vita privata, quando in una bucket infiliamo il telefono e le chiavi; e la vita segreta, quando nella tasca interna di un bauletto chiusa da una zip – o da un lucchetto – nascondiamo qualcosa che nessuno dovrà mai scoprire». “I racconti delle borse”, edizione FrancoAngeli, è l’ultimo libro di Eugenio Gallavotti, giornalista e scrittore, docente di Moda e comunicazione nelle università Iulm e Statale di Milano.

È il secondo volume di una trilogia sugli accessori: «Dopo “I racconti delle scarpe” - spiega - e in vista di un terzo titolo dedicato ai gioielli». Un volume interattivo grazie ai qrcode presenti nel volume, uno strumento fruibile e utile per scoprire la storia del mondo dell’accessorio per eccellenza, la borsa, e della moda nella sua essenza. Ma non solo: «Il libro è nato dopo un rapporto di Confindustria che analizzava il valore del comparto accessori nelle esportazioni italiane di moda all’estero -continua Gallavotti -: la quota di maggioranza non ha altro che confermato la sensazione e il trend: con il 52 per cento, borse, scarpe e gioielli governano la moda, tenendo in piedi maison intere».

Da esperto, anche due curiosità: qual è la borsa più rivoluzionaria? «Forse quella ideata da Coco Chanel che n el 1955 ha inventato la 2.55 e soprattutto la tracolla: fu la svolta perché la donna iniziò ad avere le mani libere». Un cambiamento epocale di stile, tanto quanto la Tote Bag, segno dei tempi: «Un grande borsone che contiene la vita di una persona. Oggetto multiuso, trasformista, per chi dalla mattina alla sera ha più impegni e non torna a casa. Espressione della vita contemporanea, geniale Loewe che l’ha inventata ripiegabile».

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