Un viaggio nel mondo dei draghi tra cavalieri e magia

LA RECENSIONE. Dal «Signore degli anelli» al «Trono di spade» i draghi sono creature affascinanti dell’immaginario fantasy, presenti in tutte le culture del mondo. In quella occidentale compaiono più spesso come potenti distruttori, in quella orientale come alleati dell’uomo.

Nella globalizzazione culturale contemporanea e nella narrativa «pop» assumono entrambi questi aspetti. Al centro di «Fourth Wing» dell’autrice statunitense Rebecca Yarros (Sperling & Kupfer), bestseller grazie a Tiktok, dove i video dedicati al libro hanno avuto oltre 300 milioni di visualizzazioni, c’è l’accademia militare di Basgiath, una famosissima scuola per formare cavalieri di draghi. La protagonista Violet Sorrengail, una giovane donna, figlia di una generalessa, viene costretta dalla madre a iscriversi e si ritrova a lottare per la sua vita e il suo destino. Se l’ambiente accademico ricorda per certi versi «Harry Potter», l’atmosfera aspra di competizione e violenza rimanda più a «Hunger Games». È rivolto a un pubblico di adulti, con molta avventura e un pizzico di romanticismo.

È allo stesso tempo fantasy e gioco di ruolo «I draghi del destino. DragonLance destinies» (Fanucci) di Margaret Weis e Tracy Hickman, in cui si ritrovano le avventure dei personaggi di «Dungeons & Dragons», con i draghi al centro di combattimenti sanguinosi. Venti di guerra e cavalieri di draghi si ritrovano anche ne «Gli eroi di Haven» di Megan Reyes, in cui si avvertono echi di attualità immersi in atmosfera fiabesca: 4 giovani, cresciuti su fronti opposti di un conflitto, devono impegnarsi insieme per riportare l’equilibrio tra la magia, i draghi e gli esseri umani.

© RIPRODUZIONE RISERVATA