Cantiere raddoppio ferroviario, pendolari promuovono i bus sostitutivi

PONTE SAN PIETRO. Dopo dieci giorni dall’avvio, i riscontri sono positivi soprattutto dagli studenti: «Pullman puntuali».Momento più critico tra le 7,30 e le 8, per il traffico. Trenord: eventuali aggiustamenti saranno valutati con gli enti.

Il banco di prova era di quelli difficili. Mettere in campo un servizio non solo in grado di mitigare gli inevitabili disagi dovuti all’interruzione, per i prossimi tre anni, della circolazione ferroviaria tra Ponte San Pietro e Bergamo, ma capace di placare il crescendo di malumori di studenti e pendolari nelle settimane precedenti lo stop. Eppure, a una decina di giorni dal blocco, sono loro stessi a promuovere il servizio sostitutivo messo in campo da Trenord. Soprattutto i primi, ai quali sono stati destinati, nelle ore d’ingresso e uscita da scuola, bus diretti che partono da Cisano, Pontida, Ambivere, Ponte San Pietro, Calusco d’Adda e Terno d’Isola. Sono i punto-punto diretti a Bergamo senza alcuna fermata intermedia, che gli studenti promuovono a pieni voti. «Meglio del treno. Arriviamo anche prima. I pullman sono più puntuali». E, dati alla mano, effettivamente questi autobus arrivano in città non solo in orario, ma anche in largo anticipo. A volte perfino troppo, anche di circa 25 minuti, sollevando, tra le famiglie, qualche perplessità per le mattine piovose o in cui fa troppo freddo, visto che l’orario di apertura degli istituti scolastici è rimasto invariato.

I giudizi positivi dei pendolari

«Bene», «non male», «pensavamo peggio» il giudizio, invece, sui bus sostitutivi che, in coincidenza con i treni della Lecco-Bergamo e Milano Porta Garibaldi-Bergamo via Carnate, partono da Ponte per Bergamo e viceversa. Tutto sommato rispettano la tabella oraria che Trenord aveva previsto. Il tempo calcolato è di 31 minuti: a volte ne servono anche meno, altre alcuni in più. Dipende dal traffico, che negli orari di punta fa davvero la differenza. E soprattutto dai ritardi del treno, che vanno ad accumularsi a quelli stradali. Ma il problema riguarda solo un paio di corse la mattina, nella fascia oraria tra le 7,30 e le 8 (bus delle 7,31 e 7,45) durante la quale è capitato che gli autobus in partenza da Ponte arrivassero a Bergamo con fino a tre quarti d’ora di ritardo. Succede soprattutto se si passa sulla Briantea, mentre sulla superstrada il percorso è a tratti rallentato, ma in generale più scorrevole. La scelta tra un percorso o l’altro è a discrezione degli autisti, comunque informati sulle condizioni del traffico in zona. mercoledì, per esempio, ritardi significativi non ce ne sono proprio stati e nei giorni precedenti, lunedì e martedì, con le scuole chiuse, anche questi bus sono arrivati in città con una decina di minuti di anticipo.

Il «nodo» più critico quello delle 7.12

«Se dobbiamo fare un appunto – dice un gruppo di pendolari – l’autobus delle 7,12 è riservato agli studenti e noi possiamo usufruirne solo se resta posto, ma non è sufficiente nemmeno per tutti loro. Il successivo è alle 7,17. Quello prima è alle 6,51 ed è troppo presto. L’ideale sarebbe aggiungere un autobus alle 7,12 o inserirne comunque un altro, ma non prima delle 7. Tutto sommato però non possiamo lamentarci››.

Monitoraggio in corso

Da parte sua, Trenord, che ha messo in campo un servizio sostitutivo che offre 12mila posti, 179 corse tra Ponte e Bergamo e 45 corse punto-punto, con circa 3500 utenti che ogni giorno ne usufruiscono, ha già fatto sapere che «sebbene il servizio sia adeguato alla domanda di traffico», adeguamenti strutturali di orari e capienza verranno valutati nell’ambito del Tavolo di lavoro con istituzioni e aziende avviato dalla Prefettura di Bergamo e in programma nei prossimi giorni. «I disagi erano inevitabili – interviene il direttore dell’Agenzia per il Trasporto pubblico locale, Marcello Marino –, ma tutto sommato il servizio funziona abbastanza bene. Noi continuiamo a monitorare la situazione. Credo sia fondamentale adattare il servizio alle abitudini degli utenti, che possono cambiare nel corso del tempo. Anche se le cose ora stanno andando relativamente bene, non si possono escludere piccoli aggiustamenti su alcuni orari e su alcune percorrenze per rispondere ancora meglio alle esigenze dell’utenza. A ogni modo, premesso che il servizio ferroviario resta più veloce di quello degli autobus, i timori iniziali sembrano superati».

© RIPRODUZIONE RISERVATA