L’Atalanta, i 7 giorni in zona Champions e Nuvola Rossa

Era una speranza, anche abbastanza concreta visto il calendario. Ma guardare la classifica della Serie A ieri sera – dopo che la Fiorentina è stata battuta in casa dall’Inter e in precedenza la Lazio non era riuscita ad aver ragione del Napoli – faceva un bell’effetto.

L’Atalanta chiude la giornata da sola al quarto posto. La validità del voucher per trascorrere una notte in zona Champions, che si era guadagnata battendo l’Udinese sabato, è stata estesa a un’intera settimana. Certo, non di vacanza, perché domenica arriva proprio la Lazio nel primo scontro diretto del ritorno, dopo che per tutta l’andata la squadra nerazzurra ha avuto i problemi che sappiamo fin troppo bene. Ma ora si respira un’aria diversa, la squadra sta attraversando il suo momento migliore dall’inizio della stagione, vince e per lunghi tratti diverte, il pubblico riempie il Gewiss Stadium per quanto possibile in attesa del completamento della Curva Morosini. Insomma, come la racconterebbe Giovanni Pascoli, c’è qualcosa di nuovo oggi nel sole, anzi d’antico: quel qualcosa che il mondo Atalanta ha già vissuto e che ora insegue di nuovo, dopo aver avuto il coraggio di voltare pagina. Radicalmente, anche se gradualmente. Perché nel calcio, a volte, va proprio come dice il principe Salina detto il Gattopardo: se vogliamo che tutto rimanga com’è, bisogna che tutto cambi.

Chi invece sta letteralmente stravolgendo le annose gerarchie del suo mondo, quello del tennis, è Nuvola Rossa Sinner, che in Australia ha vinto il suo primo Slam. Nuvola Rossa per la sua massa di capelli fulvi. Nuvola Rossa per il coraggio (in campo) e la saggezza (fuori) che lo accomunano all’omonimo capo degli indiani Sioux, che inflisse sonore sconfitte all’esercito degli Stati Uniti, favorito dal pronostico, negli anni Sessanta dell’800. Un po’ come Jannik ha fatto a Melbourne con Djokovic, Medvedev e tutti gli altri. Quando in tarda età perse la vista, il vero Nuvola Rossa ringraziò il suo dio Manitou per averlo cieco, consentendogli di vedere con gli occhi del cuore e della mente la realtà luminosa che aveva sempre sognato.

Anche il segreto di Nuvola Rossa Sinner, forse, è proprio questo: va in campo, chiude gli occhi e gioca. Disegnando, con i suoi colpi, una realtà luminosa che esiste solo nei sogni.

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