Addio all’incisore Angelo Oldani: fine artigiano, il ciclismo nel cuore

Dalmine Aveva 85 anni e i funerali si sono tenuti nella mattinata di sabato 9 luglio.

La comunità di Dalmine piange la scomparsa di Angelo Oldani, storico incisore artigiano (e padre del pittore, scultore e medaglista Luigi, che ha preso in mano le redini dell’azienda di famiglia fondata nel 1974), spentosi serenamente mercoledì sera all’età di 85 anni. Originario di Stezzano, dopo aver trascorso oltre vent’ anni alle dipendenze di una delle prime aziende di incisioni di Bergamo assumendone anche la direzione tecnica, Angelo Oldani decise di mettersi in proprio. Così, nel 1974, nella frazione di Brembo aprì un piccolo laboratorio di incisore, acquistando i primi pantografi bidimensionali, seguiti da quelli a tre dimensioni per effettuare delle lavorazioni modellate, e riuscì molto presto a imporsi sul mercato. Alcuni anni dopo gli si affiancò il figlio Luigi assieme al quale, nel 1981, ingrandì e modernizzò l’attività aprendo un nuovo e più moderno laboratorio in via Baschenis, dove l’azienda si trova tuttora.

L’avvento dei computer ha poi profondamente cambiato la professione dell’incisore e anche Oldani cominciò a inserire le prime macchine a controllo numerico e i primi computer grafici, mantenendo però sempre un’impronta artigianale.

«Quella di papà è stata una vita tutta dedita al lavoro e alla sua famiglia - racconta Luigi - e oltre a questo era un grande appassionato di sport, in particolare di ciclismo che aveva anche praticato in età giovanile, e tifoso dell’Atalanta. È stato lui a trasmettermi la passione per la professione dell’incisore, che poi ho potuto portare avanti e sviluppare nell’ambito artistico».

A piangere Angelo Oldani anche la figlia Elena, la moglie Ersilia (conosciuta da tutti come Lilia) e le nipoti Federica e Carlotta. I funerali sono stati celebrati sabato alle 9,30, nella chiesa parrocchiale San Giuseppe di Dalmine.

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