Casalinga «imprigiona» ladro d’appartamento: arrestato

Con un pizzico d’incoscienza e tanto coraggio ha bloccato nel suo appartamento condominiale un ladro, che poi è stato arrestato dai carabinieri. Protagonista dell’episodio accaduto nella mattinata di giovedì 20 aprile a Romano è una donna cinquantenne che con la sua reazione rapida non ha lasciato possibilità di fuga all’intruso: un ghanese di 26 anni, risultato poi senza fissa dimora e documenti d’identità.

Il fatto si è verificato poco prima di mezzogiorno, quando la casalinga ha fatto ritorno a casa, dopo essere stata in centro per il mercato settimanale. Raggiunto il secondo piano del condominio dove abita con la famiglia, ha trovato la porta della sua abitazione socchiusa, comprendendo che qualcuno aveva forzato il serramento. Con calma e lentamente ha aperto la porta, entrando nell’appartamento: ha scorto poco dopo un giovane che per reazione ha preso in mano un oggetto, forse con l’intenzione di colpire o intimorire la donna. La signora ha però avuto la prontezza di indietreggiare e uscire, chiudendo in faccia al ladro la porta.

Il giovane ha cercato da dentro di aprire l’ingresso, senza fare i conti con la forza della donna, che si è anche messa a urlare, attirando così l’attenzione dei vicini. Un paio sono accorsi e hanno aiutato la coinquilina a tenere chiusa la porta e a lanciare l’allarme al 112. La cui centrale operativa ha inviato sul posto una pattuglia dei carabinieri di Romano. I militari dell’Arma sono giunti subito, perché già in perlustrazione in quella zona sudest della città.

Una volta entrati in casa hanno trovato il giovane in ginocchio che pregava, consapevole di quanto aveva combinato e a cosa andava incontro: in supporto della prima pattuglia ne sono arrivate altre due, sempre dei carabinieri di Romano, che negli ultimi tempi hanno intensificato con successo i servizi di controllo della città. Il giovane non ha opposto resistenza ed è stato arrestato in flagranza di reato con l’accusa di furto in abitazione. È stato portato e trattenuto nella caserma della Compagnia dei carabinieri di Treviglio, quindi fotosegnalato, in attesa del processo per direttissima che si terrà stamattina al tribunale di Bergamo.