Filodrammatici, rischiò di chiudere: oggi è un «monumento nazionale»

TREVIGLIO. Accolto con orgoglio il titolo assegnato dal Parlamento. Il teatro liberty ha 126 anni. Dal 2015 è gestito dai volontari e grazie agli sponsor. L’approfondimento su L’Eco di Bergamo di sabato 27 aprile.

E sì che qualche anno fa aveva anche rischiato di chiudere per sempre il suo sipario. Oggi invece il Teatro Filodrammatici di Treviglio, con i suoi 126 anni di storia e la facciata meravigliosamente liberty, non solo vanta un cartellone di tutto rispetto, ma è anche stato nominato dal Parlamento italiano «monumento nazionale», assieme ad altri 407 teatri italiani (con 172 voti a favore, 46 contrari e 65 astenuti).

Il riconoscimento

Un prestigioso riconoscimento per l’edificio liberty risalente alla fine dell’Ottocento, ma soprattutto per chi lo vive, per la città di Treviglio, per la parrocchia di San Martino che ne è la proprietaria e per l’associazione che lo gestisce, «Tac», acronimo di «Treviglio arte e cultura». «È un motivo di grande soddisfazione e d’impegno per tutto il territorio – commenta il sindaco Juri Imeri –. È una bella notizia, che alimenta un periodo in cui la cultura è tornata a essere centrale, sviluppando un pubblico sempre più numeroso». A gestire dal 2015 la struttura teatrale è appunto l’associazione «Tac», presieduta da Erik Molteni, affiancato da Alberto Galli con il ruolo di direttore artistico e dai consiglieri Cristina Ronchi, Beppe Fontana, Mario Bazzocco, Gianni Comotti, Bruno Sonzogni, Alessandro Frecchiami e Angela Colombo (recentemente scomparsa). Il Filodrammatici vanta poi una collaborazione con l’Istituto Facchetti e con il relativo liceo delle Scienze umane che, nel suo indirizzo teatrale, prevede laboratori per gli studenti proprio al Filodrammatici. Anzi, del «Filo», come è chiamato affettuosamente a Treviglio.

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