Lutto cittadino, Cologno si ferma per l’ultimo saluto a Joy - Foto

I FUNERALI. Piena la chiesa a Cologno per l’ultimo saluto a Joy Omoragbon, la donna di origine nigeriana uccisa a 48 anni giovedì scorso dal compagno Aimiose Osarumwense, connazionale di 44 anni, nella loro casa di via Donizetti. Sono presenti parenti, conoscenti e membri della comunità nigeriana e rappresentanti del Comune con il sindaco Chiara Drago che ha proclamato il lutto cittadino.

Giorno di lutto e di dolore per Cologno al Serio. La comunità del paese della Bassa ha dato l’ultimo saluto a Joy Omoragbon, la donna di origine nigeriana uccisa a 48 anni giovedì scorso dal compagno Aimiose Osarumwense, connazionale di 44 anni, nella loro casa di via Donizetti. Il sindaco Chiara Drago ha proclamato per la giornata di sabato 6 aprile il lutto cittadino, «interpretando la volontà dell’Amministrazione comunale e facendosi portavoce del diffuso sentimento di dolore che ha colpito l’intera comunità colognese per l’efferato delitto che si è consumato nella giornata di giovedì 28 marzo», ha scritto il primo cittadino. Al funerale gli amici e parenti, rappresentanti dell’amministrazione insieme al sindaco e la comunità di Cologno che ha riempito la chiesa, in un abbraccio comunitario. Un abbraccio «che giunge alla nostra sorella Joy ma che comprende anche la comunità nigeriana, con le conoscenze e i pochi parenti qui in Italia. Un abbraccio che arriva anche in Nigeria ai tre figli Kennedy, Osaroh e Sandra e alla nipotina», ha detto il parroco di Cologno, don Giuseppe Navoni.

«Questo calice, che Joy ha dovuto bere per tante vicissitudini, lo ha condiviso con il calice di Cristo. In Cristo che muore tutta la vita muore, in Cristo risorto tutta la vita risorge. È questa la nostra preghiera per Joy e per i suoi familiari» ha continuato il sacerdote. I figli della donna hanno seguito la celebrazione sui Social: i parenti presenti e i conoscenti hanno filmato le esequie in diretta con i cellulari.

«La cittadinanza tutta, le istituzioni pubbliche, le organizzazioni sociali, culturali e i titolari di attività commerciali sono invitati a manifestare il proprio cordoglio nelle forme ritenute più opportune e consone a un evento tanto grave», prosegue la nota del sindaco Drago. I funerali di Joy sono stati celebrati nella chiesa parrocchiale del paese, la mattina di sabato. Vicino alla chiesa un paio di scarpe rosse e un lumicino, in memoria della donna e dell’ennesimo femminicidio. Al termine della cerimonia, il feretro della quarantottenne sarà seppellito nel cimitero del paese. La funzione religiosa è stata offerta dall’agenzia funebre «Baronchelli» di Urgnano.

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I primi dettaglia dell’autopsia

Intanto emergono i primi dettagli sull’autopsia, i cui risultati definitivi saranno però resi noti tra qualche settimana perché necessitano di ulteriori approfondimenti. Ciò che è però già trapelato è che la donna è stata ammazzata dal marito con ben 6 coltellate, al culmine di una lite: tre al all’addome e tre al torace. Una di queste, fatale, le ha trafitto il cuore. Non sono invece state trovate tracce di difesa da parte della donna. Per l’autopsia – che è considerato un esame irripetibile – la difesa non ha nominato un consulente di parte. Il compagno Aimiose Osarumwense, arrestato dai carabinieri di Treviglio subito dopo il delitto, si trova ancora ricoverato nel reparto di Psichiatria dell’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo in stato di arresto con l’accusa di omicidio volontario.

Lunedì un presidio della «Rete bergamasca contro la violenza di genere»

Il lutto a Cologno proseguirà anche lunedì: alle 18,30, infatti, la «Rete bergamasca contro la violenza di genere» ha infatti organizzato proprio nel paese della Bassa un presidio, che si terrà davanti alla fontana di via Rocca. Si tratta del presidio mensile che viene solitamente organizzato l’8 di ogni mese a Bergamo e che in questa occasione verrà trasferito nel luogo teatro dell’ultimo femminicidio. Tutti potranno prendere parte al sit-in di Cologno, che si svolgerà al grido: «Mai più! Stop violenza e femminicidi!».

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