Minacce nei bar del centro. Un titolare: «Io chiudo, per sicurezza»

TREVIGLIO. Commercianti esasperati dopo ripetuti episodi, tutti a opera di un trentenne. Il «Caffè Carini» protesta abbassando la serranda.

Commercianti del centro letteralmente esasperati a Treviglio. Tutta colpa di un uomo che da una decina di giorni si aggira per le strade del cuore della città, entra in bar e negozi e, inizialmente con la scusa dell’elemosina, attacca bottone, salvo poi – senza motivo – dare letteralmente in escandescenza, minacciare negozianti e clienti.

Martedì scorso l’aveva fatto nella centralissima via Roma, dove aveva anche mostrato un punteruolo e le forze dell’ordine erano dovute intervenire in gran numero per bloccarlo mentre gridava «Sono Dio»: polizia e carabinieri l’avevano a fatica immobilizzato e poi il personale del 118 aveva provveduto con una sedazione per calmarlo. Nei giorni successivi l’uomo – trentenne, già noto per qualche problema di tipo psichiatrico – era tornato alla ribalta ed era comparso in altri negozi e bar, sempre con tono aggressivo nei confronti dei titolari e dei clienti. Tanto che sabato sera, alla chiusura, alcuni negozianti del centro si sono confrontati tra loro e c’è stato chi ieri ha deciso di tenere chiuso il suo bar per evitare problemi.

Saracinesca abbassata

Si tratta del caffè Carini di via Roma, bar storico di Treviglio, dove la saracinesca è rimasta abbassata e sopra è stato affisso un cartello che recitava: «Considerato gli avvenimenti degli ultimi giorni, per la nostra e vostra sicurezza resteremo chiusi. Ci scusiamo per il disagio».

Una decisione forte, per dare un segnale: «Non alle forze dell’ordine, che sono sempre intervenute puntualmente e tempestivamente e che anzi ringrazio di cuore per la loro presenza e vicinanza – sottolinea la titolare Laura Casazza, che gestire il bar da 8 anni –, quanto proprio per tutelare me e mia madre che lavoriamo nel locale, ma anche i nostri clienti, che non più tardi di sabato pomeriggio erano stati infastiditi da questa persona. Abbiamo così deciso di dare questo segnale un po’ forte, anche se domattina (lunedì 24 aprile, ndr) riapriremo perché non possiamo tenere chiuso per via di una persona che si comporta così. Abbiamo illustrato la problematica agli agenti del commissariato, trovando grande ascolto e disponibilità. Ora ci auguriamo che questa persona non riprenda con il suo atteggiamento aggressivo e molesto».

La polizia già intervenuta

Tra l’altro martedì scorso proprio i poliziotti del commissariato si erano anche feriti lievemente proprio mentre immobilizzavano il cittadino che stava dando in escandescenze, senza sentire ragione di fronte alle richieste di calmarsi. Tra i locali «presi di mira» martedì c’era stato proprio il caffè Carini, oltre a una vicina tabaccheria dove il trentenne aveva chiesto delle sigarette senza volerle pagare e, di fronte al diniego del titolare, aveva cominciato a strillare e minacciare. «Abbiamo piena fiducia nelle forze dell’ordine, che sono consapevoli del problema – sottolinea il presidente dei negozianti di Treviglio Gabriele Anghinoni –: non sono previste altre chiusure di protesta e so che lo stesso bar Carini domani (oggi per chi legge, ndr) intende aprire».

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