Ragazzo di 16 anni accoltellato in treno. «È stata una rapina»

L’AGGRESSIONE. A Treviglio domenica mattina 3 marzo: il giovane passeggero sanguinante ha chiesto aiuto al capotreno. Ha raccontato di essere stato aggredito da un italiano. Sulle cui tracce c’è ora la polizia.

«Aiuto, mi hanno accoltellato». Ore 10,30 di domenica mattina 3 marzo, treno del passante «S5» che collega Varese con Treviglio Centrale, passando per Milano. Un passeggero minorenne si rivolge sanguinante al capotreno: ha una ferita d’arma da taglio all’addome. Racconta che un altro passeggero, poco prima, gli ha sferrato un fendente netto a scopo di rapina.

Il ragazzino ha 16 anni (ne compirà 17 quest’anno) e vive in un paese dell’Hinterland di Treviglio: e proprio alla stazione Centrale della città della Bassa sta per arrivare il treno – pochi passeggeri a bordo – e il capotreno avvisa via radio la centrale e attiva la macchina dei soccorsi. Alla stazione arrivano l’automedica e l’ambulanza del 118: il minorenne ferito viene stabilizzato e trasferito all’ospedale trevigliese inizialmente in codice verde.

Uno sconosciuto gli avrebbe intimato di consegnargli soldi e cellulare ma, al suo rifiuto, avrebbe estratto il coltello e, in una breve colluttazione, lo ha ferito all’addome di punta.

Avendo però riportato una ferita di punta con una lama all’addome, anche per rilevare eventuali lesioni a organi interni, il ragazzo viene operato e poi ricoverato nel reparto di Chirurgia. Per ricostruire i fatti interviene in stazione la polizia di Stato con una Volante del locale commissariato e una pattuglia della polizia ferroviaria. Il ragazzino – nato in Italia da genitori africani – aveva già riferito al capotreno di essere stato aggredito a scopo di rapina: uno sconosciuto, a suo dire italiano, gli avrebbe intimato di consegnargli soldi e cellulare ma, al suo rifiuto, avrebbe estratto il coltello e, in una breve colluttazione, lo ha ferito all’addome di punta.

L’aggressore ricercato dalla polizia

Dopodiché l’aggressore – ora ricercato dalla polizia – si sarebbe dileguato sul convoglio e sarebbe probabilmente sceso alla stazione di Treviglio, dove i soccorritori si sono concentrati sul giovane-vittima. Che, ferito, aveva cercato il capotreno per raccontare quanto avvenuto e chiedere aiuto. Il sedicenne, seppure così giovane, è tra l’altro a sua volta già noto alle forze dell’ordine proprio per una rapina a un altro minorenne avvenuta a inizio febbraio nelle vicinanze della stessa stazione ferroviaria.

Il caso precedente

Un episodio per il quale proprio il sedicenne aveva rimediato una denuncia a piede libero per rapina: fatto che sembrerebbe comunque non avere nulla a che vedere con l’aggressione da lui subìta invece domenica mattina. Il precedente episodio risale alle 14 di mercoledì 7 febbraio: il sedicenne, assieme a un complice (poi rintracciato dalla polizia, ma non indagato perché era emerso che aveva solo assistito alla rapina), aveva avvicinato un suo coetaneo, studente di Treviglio che era appena uscito da scuola e che stava camminando verso casa, lo aveva spintonato e gli aveva strappato gli auricolari wireless, per poi dileguarsi. L’allarme da parte della giovane vittima era scattato subito e il presunto aggressore era stato rintracciato poco dopo dagli agenti del commissariato e denunciato. Domenica, invece, è toccato proprio a lui – stando al suo racconto – restare vittima di una rapina, con conseguenze anche più gravi, vista la coltellata rimediata.

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