Seconda farmacia a Spirano, minoranza critica e contraria

lL CASO. Per il gruppo sono mancate chiarezza, trasparenza e coinvolgimento. Ma il sindaco: bando regolare, l’amministrazione non ha nulla da nascondere.

Mancanza di chiarezza, trasparenza e coinvolgimento: queste le motivazioni del gruppo di minoranza «Spirano in movimento» di Giovanna Salerno a supporto del voto contrario espresso nell’ultima seduta del Consiglio comunale di Spirano circa il punto all’ordine del giorno relativo alla realizzazione di una farmacia comunale, progetto di cui si parlò per la primissima volta nel 2018, con l’Amministrazione precedente.

Il punto prevedeva la concessione di una fidejussione a favore di «Farmacia comunale Srl», società in house istituita per la gestione dell’opera, per l’accensione di un mutuo di un milione e 350 mila euro in vista dei lavori di costruzione, e per un fido bancario di 100 mila euro; una delibera, dunque, approvata con i voti favorevoli della maggioranza guidata dal sindaco del Carroccio Yuri Grasselli. «Con questo atto si conclude l’iter burocratico per la costruzione della farmacia comunale», ha dichiarato l’assessore al Bilancio, Matteo Ambrosini.

«Inizialmente fummo favorevoli all’ipotesi di realizzare una farmacia comunale, la seconda sul territorio – hanno dichiarato da “Spirano in movimento” –. Poi, però, esprimemmo voto contrario alle delibere con le quali si costituì una società in house al Comune: le informazioni erano scarse e poco chiare, in più non condividevamo la creazione di una società pubblica di gestione».

«In questa ultima seduta – proseguono dalla minoranza – siamo stati chiamati a votare un punto senza alcun progetto in allegato a giustificazione della voce altissima riportata e senza il piano di ammortamento del mutuo a cui la voce si riferisce. Abbiamo dovuto recuperare gran parte delle informazioni in autonomia: il nome dell’amministratore unico della società, Manuel Corti, l’azienda che pare essersi aggiudicata l’Avviso pubblico dell’agosto 2021 per la costruzione della farmacia, la Cfl Srl di Cologno al Serio, e il suo progetto, a oggi non ufficialmente approvato dall’Amministrazione comunale, che prevede un edificio su due piani in via Sant’Antonio con una serie di ambulatori medici. Insomma, da una farmacia siamo passati a finanziare un centro medico poliambulatoriale, dove supponiamo saranno erogate solo prestazioni private, considerando l’attuale difficoltà a reperire personale pubblico».

«Inoltre – ha dichiarato il consigliere di “Spirano in movimento”, Anselmo Recanati – l’Avviso pubblico per la costruzione è stato aperto a inizio agosto 2021 e chiuso dopo solo un mese, periodo in cui le aziende sono solite chiudere per le ferie (voluto e pilotato?), mentre il business plan 2021-2022 prevedeva l’avviamento della farmacia prima della fine del 2020 con relativi introiti per un milione e 200 mila euro. Senza dimenticare che, quando si iniziò ad affrontare l’argomento ancora prima di questo mandato amministrativo, ci venne detto che con il progetto si sarebbero introitati 80 mila euro all’anno per coprire parte del mutuo del PalaSpirà: tutto sta prendendo un’altra piega».

«Si è andati lunghi per la pandemia e per l’incremento dei costi delle materie prime registrato lo scorso anno, per cui abbiamo dovuto rivedere i calcoli già effettuati – ha spiegato l’assessore Ambrosini –. Sottolineo, inoltre, che il Comune farà solo da garante, con una copertura massima, in caso di mancato assolvimento della società». «L’Amministrazione non ha nulla da nascondere – ha aggiunto il sindaco Grasselli –: il bando è stato avviato regolarmente; chi è realmente interessato risponde, al di là del periodo, e l’azienda che l’ha fatto si è aggiudicata il lavoro dopo che una commissione ha valutato il tutto».

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